L’attore Ezio Greggio, nel corso di un’intervista su Rolling Stone, parla della sua passione per la commedia e ricorda i tempi di “Yuppies”:
“Enrico e Carlo Vanzina mi chiamarono e andai a Roma, mi raccontarono di ‘Yuppies’ e lo yuppismo era un fenomeno che conoscevo bene, facevamo televisione, vivevamo la Milano da bere, di personaggi come il mio ‘Willy, il venditore di macchine’ ne conoscevo almeno venti. Iniziò quella serie di film sugli italiani, e le vacanze di Natale, e i giocatori a Monte Carlo, iniziai a fare la commedia sempre con questa grande ispirazione che era l’America, e Hollywood. Quando avevamo un po’ di giorni di ferie, i miei colleghi andavano alle Maldive, io facevo la valigia e andavo a Los Angeles, dove avevo un po’ di amici che mi presentavano altri amici che a loro volta mi presentavano altri amici… e il giro si allargava”.
E parlando della carriera in televisione e del rapporto con Antonio Ricci, dichiara:
“Ho sempre lavorato per fare le cose che mi piacevano, a volte sapendo che sarebbe stato difficile fare di certi film dei successi commerciali. Chemmefrega, mi dicevo. Voglio fare ’sta storia? La faccio. In televisione uguale, l’incontro con Ricci certamente è stato determinante in questo senso, con Antonio lavoriamo insieme dall’83”.
E poi aggiunge:
“Ricci è un tipo pragmatico… Organizziamo questo incontro e, quando mi vede, mi fa una specie di curucù, una battuta, perché aveva letto di ‘Sbamm!’. Io ovviamente lo conoscevo, incontrare Ricci era il sogno di tutti i comici, perché era stato l’autore di Grillo fino a quel momento. Fu subito amore a prima vista, lì nacque ‘Drive In’. Il primo anno ero autore con lui, poi rimasi autore solo dei miei pezzi”.
Fonte: Rolling Stone
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