3 anni fa il grande conduttore Fabrizio Frizzi moriva all’età di 60 anni. Ha lasciato un vuoto in molte persone, in molti spettatori e in molti amici. Uno di questi è il ricordo di Carlo Conti con cui ha condiviso per tanti anni lo schermo, e lo fa in un documentario:
“Del rapporto con lui, porto alla memoria la sua risata fantastica, che sintetizzava la gioia di vivere», ha detto, ospite su RaiPlay di «Ossi di Seppia»
Su Vanity Fair.it si legge anche una lunga dichiarazione del conduttore che ricorda l’amico scomparso:
“Io non parlo volentieri di quel momento e di quel periodo. Ho deciso di farlo perché è passato del tempo e perché credo sia giusto ci sia un riconoscimento al lavoro, alla forza di Fabrizio. L’amore per il pubblico, per questa grande dedizione e per tutto quello che ha lasciato”
Sul giorno del malore:
“Nel pomeriggio ricevo una telefonata da parte dei miei autori, Emanuele Giovannini e Leopoldo Siano. Mi dicono: “Stavamo registrando una puntata dell’Eredità e Fabrizio si è sentito male”. Mi si è gelato il sangue. Mi raccontano che aveva avuto un primo malore, Fabrizio aveva voluto riprendere e poi si era di nuovo sentito male perciò avevano chiamato d’urgenza l’ambulanza. Quelle ore lì sono state di angoscia assoluta, non si sapeva niente. Fino all’ultimo ha lottato con tutte le sue forze. Durante la trasmissione aveva un’energia fortissima, forse per l’adrenalina, forse per l’entusiasmo, forse per la forza di volontà. Non voleva crollare o mollare. Una determinazione che era per se stesso, per il pubblico, ma soprattutto per la famiglia: per sua figlia Stella e per sua moglie Carlotta”
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