Il film
Fantozzi alla riscossa è il 7° capitolo della saga fantozziana, realizzato nel 1990. Così come nel precedente Fantozzi va in pensione, la stragrande maggioranza delle avventure del celebre ragioniere non riguardano più il lavoro ma la vita personale di Fantozzi, facendo così assumere alla pellicola una connotazione più “privata” e malinconica.
La trama
Oramai in pensione, Fantozzi viene richiamato dalla Megaditta durante l’incontro annuale tra il duca Conte Barambani e i neoassunti, ma la sua presenza si rivela un’umiliazione per dimostrare cosa fare per salire nella gerarchia aziendale -spionaggio, furto, servilismo. Il tutto si scopre alla fine essere un incubo del ragioniere che lo porta ad uno stato di sonnambulismo ed a credere di soffrire di depressione e complessi di inferiorità. Un produttore cinematografico, notando Ughina, nipotina di Fantozzi, la sceglie come protagonista di un film. Fantozzi diventa il suo agente e accarezza le possibilità di riscatto che ne deriverebbero, al provino però lo attende una brutta sorpresa: il film è di fantascienza e Ughina avrebbe la parte di una scimmia. Pina si oppone a una simile umiliazione e Fantozzi deve rinunciare ai suoi sogni di gloria.
Luigi Petrucci
Abbiamo da poco intervistato il grande Luigi Petrucci, che nella sua brillante carriera è rimasto indelebile per tutti noi attraverso ruoli iconici come Ottavio Postiglione in “Compagni di Scuola” di Carlo Verdone o per “Fuochi d’Artificio” di Pieraccioni, o appunto in questo capitolo Fantozziano in un famosa scena.
A proposito di questo film ci ha raccontato del suo rapporto con Villaggio e di come Paolo tendeva a mettersi continuamente in primo piano rispetto agli altri attori nei suoi film. Poi ci ha raccontato anche (sempre riguardo Villaggio) della sua passione molto particolare per il cibo:
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