Dopo i due primi film della saga di Fantozzi, in “Fantozzi contro tutti” l’attrice che interpretava Pina cambiò: non c’era più Liù Bosisio ma Milena Vukotic. Dopo che il regista Neri Parenti ha spiegato il motivo per cui la storica doppiatrice lasciò il ruolo, ci siamo chiesti come fu scelta la Vukotic per l’iconico ruolo.

Fantozzi Contro Tutti: le curiosità sul terzo film della saga - Noi degli  80-90

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FANTOZZI CONTRO TUTTI, LA TRAMA

Fantozzi contro tutti è un film del 1980 diretto da Neri Parenti e Paolo Villaggio. È il terzo capitolo della saga incentrata sulle vicende dell’impiegato Ugo Fantozzi, ideato ed interpretato da Paolo Villaggio. Il film ripercorre nuovamente le tragiche vicissitudini del ragioniere Ugo Fantozzi alle prese con i colleghi, la Megaditta, la sua moglie Pina e la figlia Mariangela. Si tratta anche dell’ultimo film in cui il geometra Calboni viene interpretato dall’attore Giuseppe Anatrelli (quest’ultimo, infatti, morirà un anno più tardi). In questo film della saga fantozziana è la prima volta che non appare la signorina Silvani interpretata da Anna Mazzamauro. Molte scene del film sono entrate nell’immaginario collettivo, come la Coppa Cobram, una gara ciclistica “a eliminazione”.

Fantozzi Contro Tutti: una straordinaria critica all'Italia che fu (e che è)

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MILENA VUKOTIC: “IL NOSTRO PRIMO INCONTRO FUORI DALLA NORMA”

In un’intervista rilasciata a Nemo sulla Rai nel 2017 Milena Vukotic raccontò il primo incontro con Paolo Villaggio:

“Arrivai in sostituzione nel terzo capitolo della saga. Con Paolo ci conoscevamo già sul set, ma un giorno del 1980 lui mi telefonò e mi disse di andare da lui per un incontro. Pensai volesse propormi qualche personaggio minore, mai la Pina. Iniziò il nostro rapporto e io ne sono felice, rappresentai una delle sue maschere che lui ha creato. La nostra amicizia si sviluppò poi ulteriormente, tra una pausa e l’altra ci frequentavamo, nel senso che io andavo a trovare la sua famiglia. Una volta la cameriera della sua abitazione mi scambiò per sua moglie reale. C’era un rapporto giocoso e affettuoso”