Elisabetta Villaggio è stata intervistata dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla saga di Fantozzi e su suo padre. Ecco un estratto:

Che ricordi ha degli esordi del film?

«27 marzo 1975, la prima del primo Fantozzi, al cinema di piazza Barberini, a Roma, con la sala gremita: invitati vip, amici e colleghi… Appena si spensero le luci e iniziò la proiezione, mio padre scappò dalla sala portandosi via anche mio fratello e corse a prendere la macchina».

Per andare dove?

«Lontano dal centro storico. Raggiunse due sale, una a Piazza San Giovanni e un’altra ancora più in periferia. Era convinto, e aveva ragione, che il successo del film passasse attraverso il gradimento del popolo e voleva fare la prova di persona. Solo quando in entrambe le sale più periferiche assistette alle risate del pubblico, ecco, soltanto allora si calmò, riprese la macchina e tornò felice al Barberini”.

Toccò alla Vukotic.

«Mio papà la adorava perché veniva dai film di Buñuel e di Fellini. C’era anche una sorta di timore reverenziale, infatti le disse: “Non ti offendere se ti chiedo di fare questo personaggio e se ti chiedo di farlo in un certo modo. Fai finta che sia una specie di cartone animato, perché così dev’essere la signora Pina!».

fonte CORRIERE