Si è tenuto giovedì 28 ottobre all’Asylum Fantastic Fest di Valmontone l’incontro speciale con Milena Vukotic che ha ripercorso la sua intera carriera e presentato il volume “Milena Vukotic – la Signora dell’Arte” (Asylum Press, 2021). Attrice di cinema, televisione e teatro, Milena Vukotic (oggi 86 anni, portati alla grande) ha alle spalle una carriera a dir poco notevole, esaltata da alcune prestigiose collaborazioni con alcuni dei più importanti registi e attori italiani e stranieri, come Ettore Scola, Mario Monicelli, Lina Wertmüller, Dino Risi, Steno, Carlo Lizzani, Federico Fellini, Carlo Verdone, Luis Buñuel, Bernardo Bertolucci e Paolo Villaggio. Proprio su quest’ultimo non poteva mancare un ricordo legato al personaggio che l’ha resa maggiormente nota al grande pubblico, quello della signora Pina Fantozzi.
Come noto, Milena Vukotic subentrò a Liù Bosisio a partire dal terzo film, Fantozzi contro tutti del 1980 (clicca qua per leggere perché Liù Bosisio decise di non tornare). Su come avvenne il suo primo incontro con Villaggio e su cosa le ha lasciato il personaggio di Pina, la Vukotic ha raccontato:
È stato un incontro molto arricchente per me. Lavoravamo insieme in TV e lui mi chiese se mi sarebbe piaciuto lavorare con lui. Un giorno mi telefonò e mi propose la parte della moglie Pina, che aveva fatto due volte Liù Bosisio. Mise subito le mani avanti, dicendo a tutti che con questi personaggi non bisognava avere velleità di bellezza, eravamo tutti una specie di cartoni animati, figure grottesche. Quando entri in quest’ottica di pensiero va tutto bene, mi sono affezionata a Pina. È un personaggio che esiste e che esisterà sempre, portata al paradosso come tutte le figure di Fantozzi. Abbiamo la fortuna di fare un grande gioco, noi attori, il nostro lavoro è un gioco.
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