Intervistata dal settimanale “Oggi”, Federica Panicucci racconta il regalo più bello che ha ricevuto da bambina:
“Un Cicciobello col ciuccio – se glielo toglievi piangeva -, che mi ha accompagnato per tanti e tanti anni…”.
Il Natale significa felicità ma anche malinconia e a Federica manca tanto suo padre Edo:
“Mi ha lasciata nel 2016, un tumore se l’è portato via in pochi mesi. Con lui era tutto più bello. Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. Mi piace avere nuovi obiettivi e immaginare nuovi traguardi: raggiungerli e poi progettarne altri mi tiene viva”.
Per quanto riguarda la svolta che l’ha portata a diventare presentatrice racconta:
“A Milano abitavo nello stesso palazzo di Paolo Bonolis, io ero poco più che adolescente. Lui conduceva Bim bum bam ed era già un volto popolare. Un giorno il custode mi dice che Bonolis aveva bisogno di una babysitter per il suo primogenito Stefano. L’ho fatto per parecchio tempo. E quell’incontro per me fu decisivo. Paolo mi diede il numero di un’agenzia che esiste ancora oggi e si chiama Caremoli. Andai accompagnata dai genitori, ero minorenne. A 18 anni compiuti cominciai a fare i provini per qualche pubblicità: un lassativo, una sorta di sonnifero naturale, una pomata peri dolori muscolari. Poi fotoromanzi, indossatrice in showroom, fiere e contemporaneamente l’università”.
Fino al provino più importante, quello della centralinista di Portobello:
“Mi ricordo la fila interminabile di ragazze che sembravano tutte più alte, più magre, più belle. “Non ce la farò mai”, mi dicevo. E invece scelsero proprio me: la normalità. Da lì cominciò la mia storia. Insomma Paolo è stato il mio sliding door, la porta girevole del destino”.
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