In un’intervista rilasciata a “Sette del Corriere della Sera”, Flavio Briatore ha parlato del suo rapporto con il figlio Nathan Falco, avuto da Elisabetta Gregoraci e dei progetti che ha in mente per la sua vita:
“Quando avrà 14 anni, frequenterà il liceo in Svizzera, per crescere. Dopo spero che studi “Food & Beverage administration” per seguire le orme del papà e prendere in mano tutto quello che ho creato in questi anni. Se poi decidesse di diventare matematico…In lui vedo un piccolo Briatore con molto più culo di me. Io non avevo un papà come Flavio Briatore, purtroppo o per fortuna. Ma è una bella differenza. Cerco sempre di farglielo capire, perché essendo un predestinato deve lavorare più degli altri”.
E aggiunge:
“Ha molte più responsabilità di quante ne avevo io alla sua età. Dovevo solo pensare ad andare a scuola, poi a casa il sabato per far festa mangiavamo il pollo. Durante la settimana invece ci toccava la polenta con le castagne. Non avevo la bicicletta… Sia io che Elisabetta speriamo che il privilegio di Falco si trasformi in rabbia e determinazione, in voglia di emergere ancora di più”.
Rispetto alle regole date al figlio, spiega come un iniziale disaccordo con lui diventi poi un’occasione per ragionare insieme:
“Può essere in disaccordo, ma alla fine decido io. Ma non è un’imposizione, ma un modo di ragionare. Glielo spiego: ‘Tutto ciò che faccio adesso è per te, ora non lo capisci ma un domani lo capirai. Le mie giornate sono dettate dalla sua agenda, la sera voglio stare con mio figlio. A Falco, quando guardiamo le immagini dell’Ucraina, dico che devi sentirsi fortunato ma anche che tutto può cambiare da un momento all’altro”.
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