In un’intervista al Corriere.it, il musicista Francesco Guccini ha raccontato alcuni aneddoti della sua carriera e anche i suoi progetti futuri. Ecco un piccolo estratto:
“Bologna non è più Parigi. E Guccini? Omero in minore?
«Oddio. Forse perché non ci vedo quasi più. Non riesco più a leggere, devo ascoltare gli audiolibri. Non è la stessa cosa… Scrivo come posso. Lavoro con il computer, schermo grandissimo. Le canzoni le scrivevo a mano su dei fogli. Ho scritto otto gialli, quattro romanzi, molti racconti. Adesso cominciamo un nuovo giallo con Loriano Macchiavelli, il decimo, abbiamo fatto anche vari racconti. Avevamo pensato di recuperare il carabiniere Benedetto Santovito, il nostro primo personaggio. Lo amiamo ancora tanto, ma il tempo passa per tutti. Eppoi… lavoro a una serie di racconti sul mio periodo modenese. Non canto più da anni, non ci vedo e scrivo».
Sulla musica:
«Sono sempre stato curioso – dice – non ricordo chi ha scritto che ci interessiamo alle vite degli altri perché la nostra non ci basta. Mi sono raccontato sempre da solo con libri e canzoni, difficile mi sia confidato. Anche in Tre cene, ci sono tre periodi storici dell’Italia. Il primo racconto era già stato pubblicato in una antologia degli scrittori italiani. E io che sono snob l’ho pubblicato bene bene»
FONTE CORRIERE
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