Ospite di Caterina Balivo a Vieni da me, Ginevra Nuti parla delle condizioni di salute del padre, lontano dalle scene da anni dopo le conseguenze di un incidente domestico. Oggi lei è la sua tutrice legale:




“È stazionario, è sereno, bisogna approcciarsi a lui in maniera più delicata e sottile. Sono sua figlia e mi sembra giusto che io mi debba prender cura di mio padre. Bisogna approcciarsi a lui in modo diverso, delicatamente: con piccoli gesti, sorrisi e sguardi. Ormai comunichiamo con gli occhi. Attualmente si trova a Roma e per me è più facile stare con lui. Infatti posso vederlo più spesso rispetto a quando abitava a Prato. E questo mi rende contenta!”




Durante l’intervista la ragazza ha ricordato anche quando si sentiva la “principessa di papà”. Perché lui, Francesco Nuti, prima di quel maledettissimo giorno del 2004 era un padre presente e amorevole. La portava spesso al Luna Park e le manca, adesso, non ricevere i suoi consigli. Sul piano affettivo ma anche su quello artistico, considerando che Nuti era un vero professionista. 

Sui suoi film la stessa ha ammesso:




Faccio fatica a vedere i film di papà. Mi mettevano un pizzico di malinconia. Io li vivo come mamma e papà. Il loro lavoro è stupendo ma li preferisco come genitori. Io e papà abbiamo un carattere simile, siamo anche, a volte, ombrosi. Era divertente ma aveva anche dei momenti più riservati.