Negli ultimi giorni Francis Ford Coppola è entrato nell’occhio del ciclone in seguito ad alcune dichiarazioni estrapolate da un’intervista di Winona Ryder riguardo la loro collaborazione nel film Dracula di Bram Stoker.
La Ryder ha raccontato che prima di girare alcune scene particolarmente drammatiche, Coppola cercò di convincere gli altri attori (tra cui Anthony Hopkins e Keanu Reeves) ad urlarle insulti che l’avrebbero fatta piangere, al fine di ottenere più pathos, ma che la cosa non riscosse molto successo, tanto che sia Hopkins che Reeves si rifiutarono di farlo (ve ne avevamo già parlato QUA).
Tra le varie news lette e riportate, si vociferava che il regista le avesse urlato parole come “putt**a” e avesse provato a convincere gli altri a fare lo stesso.
Nelle ultime ore è arrivata una dichiarazione di Coppola che nega quanto raccontato, chiarificando che le cose non sono andate esattamente così.
“Ritengo che Winona sia un’attrice meravigliosa, ma l’incidente che ha descritto non è accaduto in quel modo. Urlare o abusare delle persone non è una cosa che mi appartiene, né come essere umano né come regista. Ricordo quella situazione molto chiaramente: diedi istruzioni a Gary Oldman – pensato come personaggio di Dracula – nel bisbigliare a lei e agli altri attroi parole improvvisate, le più cattive e malefiche che potesse. Ora non so cosa sia stato detto, ma l’improvvisazione è una pratica comune in ambito cinematografico”.
Un portavoce di Winona Ryder ha confermato le parole di Coppola, affermando che la Ryder è d’accordo con quanto chiarificato dal regista:
“Winona e Francis sono d’accordo e i suoi ricordi sono corretti. Chiese ai personaggi in scena di dire cose orribili a Winona come tecnica per farla piangere e ottenere drammaticità. Anche se questo metodo non ha funzionato con lei, continua a rispettarlo e apprezzarlo e considera un privilegio l’aver lavorato con lui”.
La questione si è dunque risolta così.
FONTE: EW
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