Il giorno dopo aver annunciato al mondo di avere l’AIDS si spegneva Freddie Mercury, leader dei QUEEN. Uno dei cantani più amati di sempre e una leggenda. Ora nei cinema il suo biopic sta avendo grande successo ad indicare la sua immortalità. Ero solo un bambino e leggere sul televideo quella notizia mi fece rabbrividire calcolando quante canzoni avevo sentito da piccolo grazie ai miei fratelli.
Freddie Mercury, pseudonimo di Farrokh Bulsara è stato un cantautore, musicista e compositore britannico di origini parsi.
Ricordato per il talento vocale e la sua esuberante personalità sul palco, è considerato uno dei più celebri e influenti artisti nella storia del rock: universalmente riconosciuto come uno dei migliori frontman nella storia della musica, nel 2008 la rivista statunitense Rolling Stone lo classificò 18º nella classifica dei migliori cento cantanti di tutti i tempi, mentre l’anno successivo Classic Rock lo classificò al primo posto tra le voci rock.
Fu fondatore nel 1970 dei Queen, gruppo rock britannico di cui fece parte fino alla morte. Per i Queen fu autore della maggior parte dei brani, tra i quali si annoverano successi come Bohemian Rhapsody, Crazy Little Thing Called Love, Don’t Stop Me Now, It’s a Hard Life, Killer Queen, Love of My Life, Play the Game, Somebody to Love e We Are the Champions. Oltre all’attività con i Queen, negli anni ottanta intraprese la carriera solista con la pubblicazione di due album, Mr. Bad Guy (1985) e Barcelona (1988), quest’ultimo frutto della collaborazione con la cantante soprano spagnola Montserrat Caballé, il cui singolo omonimo divenne l’inno ufficiale dei Giochi della XXV Olimpiade svoltisi a Barcellona.
Ammalatosi di AIDS, sviluppò a causa di ciò una grave broncopolmonite che lo portò alla morte, sopravvenuta il giorno seguente alla pubblica dichiarazione del suo grave stato di salute. In suo onore, il 20 aprile 1992 fu organizzato il Freddie Mercury Tribute Concert, al quale parteciparono molti artisti musicali internazionali; i proventi dell’evento furono utilizzati per fondare The Mercury Phoenix Trust, organizzazione impegnata nella lotta all’HIV, il virus alla base della sindrome da immunodeficienza acquisita.
Dopo la sua morte uno dei più celebri tributi a lui dedicati è stata la statua ritraente il cantante nella sua famosa posa che si affaccia sul Lago Lemano, in Svizzera, tra le altre numerose erette in suo onore nel corso degli anni. In occasione di quello che sarebbe stato il suo settantesimo compleanno, nel settembre del 2016 l’asteroide 17473, scoperto nel 1991 (anno della scomparsa dell’artista), è stato rinominato 17473 Freddiemercury.
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