Gabriel Batistuta ha lasciato una nel lunga intervista a Il Corriere della Sera. L’ex attaccante argentino ha raccontato il fine carriera:
«Appena smesso, mi sono ritrovato con le caviglie a pezzi. Non avevo più cartilagine. Osso contro osso, su un peso di 86-87 chili: il minimo movimento diventava un tormento. Lo stesso problema di Van Basten, che ha detto basta a 28 anni. Certi giorni non riuscivo a scendere dal letto. Piangevo di rabbia e mi dicevo: non può finire così». Un dolore tremendo e insopportabile, spiega il Re Leone, talmente forte da portarlo a considerare scenari choc…
Il grande attaccante argentino ha raccontato la sua sofferenza, spiegando poco dopo:
«Stavo male. Così male che sono andato da un amico medico e gli ho chiesto di amputarmi le gambe. L’ho pregato, ho insistito. Gli ho detto che quella non era più vita»
Invece qualche spiraglio si è aperto un mese fa con un’operazione in Svizzera
«Una soluzione che rincorrevo da almeno sei-sette anni. Fra 40 giorni, tolto il tutore, sapremo se il dolore è scomparso e potrò finalmente camminare come una persona normale»,
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