Presunti riti magici, invocazioni alla luna, pressioni e condizionamenti legati all’orientamento sessuale dei propri artisti. Tante le rivelazioni di alcuni testimoni, che stanno emergendo nelle ultime ore, nell’ambito dell’inchiesta, condotta dalla Procura di Roma, sulla morte dello sceneggiatore Teodosio Losito. Come il verbale di Gabriel Garko, da cui si evince che l’omosessualità era considerata un ostacolo alla sua carriera così come a quella di altri attori:
“Eravamo tutte pedine di Tarallo, lui decideva il bello e il cattivo tempo; eravamo tutti sotto ricatto psicologico. Con questa storia dell’omosessualità mi ha sempre avuto in pugno. Molte volte mi ha detto che i giornali stavano per pubblicare la notizia che ero omosessuale e che lui era riuscito a bloccarla. Mi sono sentito in una situazione di costrizione in cui per me era vietato essere omosessuale“
Garko ha raccontato, inoltre, di aver dovuto nascondere il suo orientamento sessuale:
“Mi indusse a lasciare il mio compagno, senza impormelo ma conducendomi a tale decisione sulla base di quello che mi diceva ogni giorno. Mi fece fintamente fidanzare con Eva Grimaldi. Ci voleva a casa tutti insieme perché voleva il controllo totale dell’artista. La sua prerogativa era cambiare nome all’artista, decidere tutto“.
Tra i verbali depositati nell’ambito dell’udienza del tribunale del Riesame al quale i difensori di Tarallo hanno fatto istanza per chiedere il dissequestro di 5 milioni di euro, anche quello della beauty coach dei vip, Brigitte Valesh che fa riferimento a riti di magia nera:
“Losito mi confidò che aveva assistito in prima persona ai rituali di magia nera fatti da Alberto Tarallo, quando c’era la luna piena spesso si inginocchiava per effettuare delle invocazioni verso di essa“.
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