Brad Pitt e George Clooney sono tornati a recitare insieme in un film dopo tanti anni. Lo hanno fatto per Wolfs, una divertente action comedy in cui si prendono molto in giro nell’interpretare due ‘lupi solitari’, due “fixer”, ovvero dei professionisti assunti per coprire dei crimini. Presentata Fuori Concorso a Venezia, i due attori e produttori hanno parlato così della loro alchimia: «Jon Watts [il regista] è venuto con quest’idea divertente e mi è sembrata subito una buona ragione per tornare a fare film con George» ha detto Pitt. «Lavorare con persone con le quali mi piace trascorrere del tempo insieme è diventata una mia prerogativa. Ci è piaciuta l’idea, abbiamo letto la bozza della sceneggiatura e abbiamo detto “Bello. Facciamolo!” »
«Parte del divertimento è trovare quel ritmo di battute, devi essere in grado di conoscere l’altro per rispondere in un determinato modo. Il ritmo l’abbiamo trovato facilmente, è stato tutto molto semplice» ha aggiunto Clooney.
Durante la conferenza, Clooney ha parlato molto delle differenze tra l’essere un attore negli anni 90 e l’esserlo ora. “Quando ero un giovane attore c’erano una sessantina di show televisivi, oggi quel numero è diventato dieci volte tanto. I giovani attori hanno tante possibilità anche grazie allo streaming. La nostra industria ne ha bisogno, come d’altronde lo streaming trae benefici dalle uscite al cinema e dalla distribuzione. Non si è ancora delineato un quadro chiaro. Stiamo vivendo una rivoluzione”. E chiude, con la sua solita ironia: “Prima c’era un studio system, una macchina, che ti proteggeva. Il successo di E.R. mi ha portato alla Warner Brothers e lì sono stato protetto, anche se ho fatto quella schifezza di Batman e Robin nel mezzo! [ride]”
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