È uscito “Gerry Christmas“, il primo album natalizio cantato da Gerry Scotti con l’aiuto dell‘intelligenza artificiale. Un’idea nata qualche anno fa, come racconta il conduttore a TGCom24: ”Da un po’ di anni firmavo gli auguri di Natale, il classico panettone con bottiglia dell’Oltrepò che io mando, con questa assonanza curiosa di ‘Gerry’ con ‘Marry’, e facevo ‘Gerry Christmas!’. E ridendo con amici, parenti, colleghi di lavoro ci dicevamo:, ma invece che dire Gerry Christmas, ma fallo un disco di Natale, no? Fallo un disco di Natale. Ma è sempre rimasto un ‘fallo il disco di Natale'”.
Ad agevolare il processo, i tanti video apparsi su Tik Tok: “Senza un vero motivo apparente, hanno cominciato a circolare sui social, soprattutto su TikTok, video in cui qualsiasi artista o personaggio del caso prendeva le mie sembianze. Da George Michael a Michael Jackson, passando per Aretha Franklin. C’era la faccia di Gerry Scotti dappertutto. E ovviamente la voce di Gerry Scotti».
Nel disco non tutto è stato eseguito con l’intelligenza artificiale, spiega Scotti. “La tecnologia è intervenuta dove le doti vocali di Scotti non potevano arrivare. “In “Driving Home For Christmas” sono praticamente io perché ha il mio tono, e la mia tonalità. Abbiamo visto il segnale dell’intelligenza artificiale intervenire qua e là solo per farmi un po’ più intonato. Ma anche “Feliz Navidad”, con tutto rispetto per il maestro Josè Feliciano, sarà che sono trent’anni che la canto sempre a Natale, però mi è venuta bene anche a quella e dovuta intervenire poco. Un bel esempio di utilizzo di intelligenza artificiale è invece ‘All I Want For Christmas Is You’, perché tra me e Mariah Carey c’è una certa differenza di estensione e potenza vocale”.
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