In un futuro non troppo lontano, il Maggiore (Scarlett Johansson) è il primo essere del suo genere: un’umana salvata da un terribile incidente e modificata ciberneticamente allo scopo di ottenere il soldato perfetto, il cui compito è quello di fermare i criminali più pericolosi del mondo. Quando il terrorismo raggiunge un nuovo livello che prevede la capacità di penetrare nelle menti delle persone e controllarle, il Maggiore è l’essere più qualificato per contrastarlo. Mentre si prepara ad affrontare un nuovo nemico, il Maggiore scopre però che le hanno mentito: la sua vita non è stata salvata, le è stata rubata. Quindi si non fermerà davanti a nulla pur di recuperare il proprio passato, scoprire chi le ha fatto ciò e riuscire a bloccarlo prima che possa fare la stessa cosa ad altri. Basato sul manga giapponese di fama mondiale, “The Ghost in the Shell”. [lwlWidget cod=”58affc9992cde7d20c0f4154″]
Scarlett Johansson (The Avengers, Lost in Translation) è la protagonista del film che vanta un cast internazionale che comprende Pilou Asbæk (Ben-Hur, Lucy), “Beat” Takeshi Kitano (Merry Christmas Mr.Lawrence, la serie Battle Royale), Juliette Binoche (Il paziente inglese, Chocolat), Michael Carmen Pitt ( serie TV Hannibal, Boardwalk Empire), Chin Han (Independence Day: Rigenerazione), Danusia Samal ( serie TV Tyrant), Lasarus Ratuere (serie TV Terra Nova), Yutaka Izumihara (serie TV Unbroken) e Tawanda Manyimo (The Rover), oltre a Daniel Henshall (serie TV TURN: Washington’s Spies della AMC) e Kaori Momoi (Memorie di una geisha).

Il film inizia con una sequenza visiva devastante che già ci fa capire di che pasta è fatto, praticamente Scarlett esce dallo schermo con le sue pistole e i frammenti dello specchio che ha appena frantumato per uccidere i nemici di turno dopo un volo di oltre 50 metri con un nude look veramente impeccabile. Il 3D è veramente spettacolare e rende il film unico nel suo genere in quanto la città futuristica realizzata rimanda un pò a quelle scene dark e robotiche già viste in Blade Runner e Strange Days ma con 30 anni di tecnologia visiva in più. Partiamo dal presupposto che se Ghost In The Shell non viene visto in 3D perde gran parte del suo fascino perchè solo così la mente dello spettatore entra nella realtà cibernetica della pellicola attraverso l’azione continua ricca di pezzi di robot, di specchi che arrivano praticamente addosso il volto di ogni singolo “umano”presente in sala.

 

Scarlett Johansson plays The Major in Ghost in the Shell from Paramount Pictures and DreamWorks Pictures in theaters March 31, 2017.

Il film gioca principalmente sul conflitto eterno tra UOMO e MACCHINA e sul discrimen tra cosa ci rende umani e cosa ci rende degli automi. 

Già il titolo è emblematico, per Ghost si intende l’anima, i ricordi, l’essenza dell’essere umano, lo Shell è il corpo, l’esoscheletro che permette all’animus di operare le sue scelte. Per tutta la durata del film si viene catapultati verso i ricordi nascosti del Maggiore, verso quella coscienza nascosta e verso quella ricerca della verità sull’incidente che ha causato la trasformazione da essere umano a automa con solo il cervello rimasto del vecchio corpo. Tutti questi ricordi uniti all’azione e ad una Scarlett in stato di grazia, sia per quanto concerne il suo corpo praticamente perfetto nelle scene d’azione come già tanti film della stessa sempre nell’ambito della fantascienza, sia come mimica facciale, a metà tra un Terminator e la Vedova Nera che rende la sua interpretazione veramente magistrale. 

In questo futuro governato da esseri metà umani e metà meccanici c’è ancora spazio per i sentimenti? Per l’amore? Sembra di sì grazie anche a un grande Michael Pitt con il suo Kuze che cercherà in tutti i modi di avvicinare il maggiore per farle conoscere “la verità”.

La trama risulta molto semplice e il film è godibile per tutta la sua durata. 

Consigliamo la visione in 3D e una lettura del vecchio fumetto di Ghost in the Shell prima della sua visione