Il 13 luglio Ghost ha compiuto ufficialmente 30 anni.
Un articolo della scorsa settimana uscito su Forbes lo ha definito il “blockbuster dimenticato da Hollywood” che non ha avuto “nessun seguito o spinoff, ristampe nostalgiche, rifacimenti o emulazioni” (se non una piccola versione musical di Broadway).
Un caso particolare, dato che a livello di incassi al botteghino il film con protagonisti Patrick Swayze, Demi Moore e Whoopi Goldberg ha registrato un risultato straordinario, con circa 506 milioni di dollari incassati a livello globale. Proprio con questo dato alla mano, lo stesso articolo di Forbes ha sottolineato come a livello economico Ghost, un “thriller originale romantico soprannaturale orientato ad un pubblico femminile vietato ai minori di 13 anni” abbia incassato di più di tantissimi altri film cult anni ’80 e ’90 che, al contrario, oggi continuano ad essere “vivi” con richiami, rifacimenti e quant’altro (in questa lista figurano Aladdin, Ghostbusters, Ritorno al Futuro, Beverly Hills Cop, Mission: Impossible, Toy Story, tutti i Rocky e Rambo, i primi due sequel di Star Wars, i primi tre Indiana Jones tutti i film di 007 fino a Casino Royale e tutti i film di supereroi precedenti al 2008 tranne Spider-Man). Per non dimenticare, tra l’altro, che Ghost si è aggiudicato anche due premi Oscar, tra cui Miglior attrice non protagonista a Whoopi Goldberg e Migliore sceneggiatura originale a Bruce Joel Rubin.
Nell’anno del suo trentesimo anniversario è stato fatto notare, dunque, come il film non abbia ricevuto lo stesso trattamento revival rispetto ad altri titoli, che magari sono stati riproposti nei cinema o nei drive-in.
Ciò ha portato a galla alcune riflessioni che hanno coinvolto direttamente Woopi Goldberg. L’interprete dell’amata veggente Oda Mae Brown non ha propriamente apprezzato l’articolo di Forbes, che secondo lei ha sviato sui veri pregi che hanno portato al successo del film, e ha poi lanciato la questione razziale come probabile motivo influente allo scarso riconoscimento di Ghost al giorno d’oggi.
“Mentre leggevo l’articolo su quanti soldi avesse guadagnato Ghost rispetto ad altri film, pensavo dentro di me che Forbes ha praticamente fatto la stessa cosa che hanno fatto altre persone, ovvero denigrato il fatto che fosse un grandissimo e divertentissimo film.”
“Il nostro era un cast misto, e allora ti viene da pensare, 30 anni dopo, forse è per questo motivo che nessuno ci ha chiesto di celebrarlo, in confronto ad altri film omaggiati e festeggiati, magari composti da cast con tutte persone bianche?”
Ricordiamo che Woopi Goldberg è stata la seconda attrice di colore a vincere un Premio Oscar dopo Hattie McDaniel di Via col Vento nel 1940.
“Mi ha rattristito che Ghost sia stato etichettato come un film che la gente ha dimenticato. Ma la causa siete voi [riferito agli autori dell’articolo], perché voi lo state trattando come un qualcosa di ‘anomalo’ invece che un grande film uscito dal nulla, capace di catturare l’immaginazione della gente senza avere un supereroe.”
Comunque, almeno un’iniziativa per i 30 anni di Ghost c’è: una nuova edizione homevideo limited edition 4K ad opera della Paramount, con la supervisione del regista Jerry Zucker e tanti contenuti speciali.
Fonte: Deadline
Commenti recenti