Bill Murray è stato intervistato recentemente raccontando molte curiosità legate alla sua lunga carriera d’attore. Non si poteva non parlare di Ghostbusters, e con l’occasione Bill dopo anni è tornato a parlare di quello che è successo nel corso della produzione del secondo film.
“Ero molto riluttante verso questo secondo capitolo. Non avevo tutta questa fretta, a dire il vero. Pensavo che tutti quanti volessero farlo per una mera questione economica. Tra tutti, probabilmente, io ero il più riluttante. Comunque, sono riusciti ad aggirarmi in astuzia! Non so se Ivan fosse consapevole o meno ma ci portarono in una stanza tutti insieme. Non condividevamo lo stesso luogo dall’anno in cui abbiamo girato Ghostbusters. E devo dire che è stato un gran divertimento! Sigourney Weaver e Annie Potts erano divertentissime e l’idea ci è sembrata davvero originale e da trasportare subito su grande schermo”.
Continua poi Murray: “Finì che quella nel film non era l’idea che avevano scritto. Ci convinsero a tornare nel sequel con delle false premesse. Harold aveva questa grande idea ma quando arrivammo sul set chiesi: ‘Beh che diavolo è questo?‘ Ma ormai lo stavamo già girando e dovevamo capire come farlo funzionare. Era della gente grandiosa. Il solo stare insieme fu bellissimo“.
Bill Murray ha concluso elogiando il nuovo Ghostbusters: Legacy spiegando che “Hanno ricreato le atmosfere del primo, più di quanto il secondo o il film con le ragazze abbiano fatto“, per poi svelare che “è stato fisicamente doloroso” indossare lo zaino protonico per questa nuova pellicola. Vi lasciamo qui sotto l’unico trailer uscito al momento:
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