Praticamente martoriato dal pubblico, il Ghostbusters “al femminile” del 2016 diretto da Paul Feig non ha proprio riscosso il successo che i produttori si aspettavano.
Con un budget di 144 milioni di dollari, il film ha incassato a livello mondiale circa 229.147.509 dollari ma con un dato molto negativo nelle vendite del merchandise legato al brand: la società produttrice del videogame ufficiale del film, ad esempio, ha dichiarato bancarotta dopo l’uscita del gioco a causa delle prevendite e delle vendite insoddisfacenti che hanno causato oltre 12 milioni di dollari in debiti. Soldi che avrebbero recuperato velocemente se il gioco fosse stato invece un successo.
Ricordiamoci la trama del film:
Abby ed Erin sono una coppia di scrittrici semi sconosciute che decidono di pubblicare un libro sui fantasmi. La loro tesi consiste nell’affermare che questi sono assolutamente reali. Tempo dopo Erin ottiene un prestigioso incarico come docente della Columbia University. Quando il libro sugli spettri, ormai dimenticato, ricompare, diventerà lo zimbello della facoltà e sarà costretta a lasciare il lavoro. La sua credibilità è persa ed Erin decide a quel punto di riunirsi ad Abby aprendo una ditta di acchiappafantasmi. Scelta che si rivela vincente: Manhattan è invasa da una nuova ondata di spettri e non ci sarà altro da fare per il team che dargli la caccia.
Oltre alle protagoniste femminili, Melissa McCarthy (Abby Yates), Kristen Wiig (Erin Gilbert), Kate McKinnon: (Jillian Holtzmann) e Leslie Jones (Patty Tolan), nel film partecipano in dei camei gli attori protagonisti dei primi due film sui Ghostbusters: Bill Murray, il dottor Martin Heiss, un debunker che non crede nel paranormale; Dan Aykroyd, un tassista, Ernie Hudson, Bill Jenkins, lo zio di Patty Tolan, Sigourney Weaver, Rebecca Gorin, la professoressa e mentore di Jillian Holtzmann e Annie Potts, la receptionist del Mercado Hotel.
Visto il generale insuccesso l’uscita di un sequel di Ghostbusters “al femminile” rimane, dunque, molto improbabile anche se dei piani per un seguito erano già stati buttati sul tavolo, almeno nella mente del regista.
Ospite al podcast Happy Sad Confused podcast, lo stesso regista Paul Feig ha condiviso con gli spettatori le sue idee riguardanti un possibile sequel del film, rivelando che le avventure delle Acchiappafantasmi sarebbero potute sbarcare anche all’estero:
Volevo assolutamente che la storia si spostasse in un altro Paese. Perché quando stavamo facendo il tour promozionale internazionale molti report, in ogni Paese, si presentavano con questi disegni ed opere di vari artisti che rappresentavano fantasmi di quel determinato luogo. Ogni Paese possiede storie di fantasmi, racconti per spaventare i bambini. Mi piaceva davvero l’idea di vedere le Acchiappafantasmi in Asia. Quindi sì, ci sono un sacco di cose divertenti che avremmo potuto fare.
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