Dopo il botta e risposta social, Giancarlo Magalli ha deciso di passare per le vie legali. Sulla sua pagina Facebook ha annunciato di aver querelato Marcello Cirillo, suo ex collega a “I fatti vostri”, reo di averlo accusato di essere il responsabile del suo allontanamento dal programma.
“Perché non è che tutti quelli che hanno bisogno di visibilità debbono per forza cercarla parlando male di me, mentendo, per finire sui giornali”, ha scritto il conduttore rivelando di essere passato alle vie di fatto.
La querelle tra Magalli e Cirillo dura da tanta. Se anni fa erano stretti, piano piano i loro rapporti si sono incrinatie più tesi ed ora i due sono ai ferri corti. Di recente Marcello ha accusato l’ex collega di essere il responsabile non solo del suo allontanamento dal programma, ma anche di quello degli altri colleghi Adriana Volpe e Demo Morselli. Giancarlo non è restato a guardare in silenzio. Già in quell’occasione aveva risposto per le rime rimandando al mittente le accuse e concludendo il messaggio con un avvertimento:
“Per amore di polemica si diffondono notizie false e diffamatorie alle quali potrei anche cominciare a rispondere con gli avvocati”.
Lo stesso ha poi continuato
“A parte che sono cattivo, ha scritto che ho cacciato Adriana (e non è vero) e che ho cacciato lui (e non è vero). Io non ho mai cacciato nessuno in vita mia e non ho nemmeno il potere di farlo. Se avessi avuto quel potere, che attiene solo alla direzione artistica (autori, regista, capo struttura, direttore di rete), se potessi cacciare chiunque a mio piacimento quattro e quattr’otto, Adriana, con la quale non sono andato d’accordo da subito, sarebbe restata otto anni? E in più si permette di dire che ironizzavo sul Parkinson di mia madre dicendole che poteva suonare le maracas, dipingendomi come un figlio cinico e spietato. Allora, intanto mia madre non ha mai avuto il Parkinson, e poi la battuta delle maracas la fece da noi in studio Bruno Lauzi, che il Parkinson lo aveva purtroppo, ironizzando su se stesso. E lui lo sa bene”. Ora la parola passa all’avvocato…
Perché non è che tutti quelli che hanno bisogno di visibilità debbono per forza cercarla parlando male di me, mentendo, per finire sui giornali.
Pubblicato da Giancarlo Magalli su Venerdì 24 luglio 2020
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