L’ex calciatore e oggi team manager Vialli è di nuovo nello spogliatoio accanto all’amico di sempre Roberto Mancini.
«Trasformare una passione in un lavoro ed in uno scopo (come è successo a me!) è una cosa rara ed un privilegio assoluto. Quando succede contano solo due cose: essere grati e lavorare ogni giorno per andare oltre i propri limiti…Forza Italia! Forza Ragazzi!»,
L’ex calciatore è stato intervistato anche da nel docu-show di Alessandro Cattelan su Netflix che parte da un interrogativo della figlia del presentatore, Nina: «Papi, come si fa a essere felice». Una semplice domanda che nella conversazione con Gianluca Vialli si è trasformata in Può esserci felicità anche nel dolore». Anche in questo caso, le risposte sono da leggere e tenere sempre a mente.
«Io ho paura di morire, eh. Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte. Ma in un certo senso sono anche eccitato dal poterlo scoprire. Però mi rendo anche conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita. L’ansia di non poter portare a termine tutte le cose che voglio fare, il fatto di essere super eccitato da tutti i progetti che ho, è una cosa per cui mi sento molto fortunato»
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