21 anni fa ci lasciava un grande: GIGI REDER storica spalla di Fantozzi.
Nacque a Napoli il 25 marzo del 1928 da una famiglia di origini tedesche da parte paterna. Dopo gli studi presso l’Università Federico II, non terminati, si trasferisce a Roma, entrando nel mondo della radio con l’incarico di radiopresentatore e attore di radiodrammi. Esordisce anche sul palcoscenico con opere dialettali e d’avanspettacolo per poi cimentarsi con ottimi risultati in rappresentazioni di prosa grazie alla partecipazione in compagnie importanti capitanate dai più noti nomi dell’epoca, quali Peppino De Filippo, Turi Ferro, Mario Scaccia e Giorgio Albertazzi. L’esordio sul grande schermo arriva agli inizi degli anni cinquanta con piccole parti in molte commedie.
Spalla di lusso e valente caratterista, nella sua carriera quasi cinquantennale partecipa a circa sessanta film, spesso con interpretazioni di notevole spessore (vanno ricordate le partecipazioni a film di Fellini, Germi, Bevilacqua, Vittorio De Sica e Comencini).
Muore a Roma l’8 ottobre 1998, all’età di 70 anni, in seguito a un collasso cardiaco presso l’Ospedale San Filippo Neri; in seguito ha ricevuto sepoltura nel Cimitero del Verano a Roma. Paolo Villaggio, compagno di tanti successi, comunicò per primo la notizia alla stampa pronunciando queste parole:
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Villaggio dedicherà alla sua memoria Fantozzi 2000 – La clonazione, l’ultimo film della saga fantozziana, nel quale non compare il ragionier Filini.
Reder diviene famoso grazie al personaggio del ragionier Filini (Renzo Filini, nel primo film, Silvio Filini in Fantozzi contro tutti e Arturo Filini in Fracchia contro Dracula) nella saga del ragionier Fantozzi e Fracchia al fianco di Paolo Villaggio, creando col comico genovese un sodalizio artistico che porterà a quattordici film di successo e segnando un’indelebile traccia nella comicità italiana. Col suo personaggio Reder regala momenti d’umanità, di tenerezza e gag esilaranti: da ricordare l’episodio più intenso in cui organizza gite per pensionati cercando di dimenticare l’emarginazione della vecchiaia (Fantozzi va in pensione). Consegue notevoli consensi di pubblico anche per Fracchia la belva umana (nel ruolo della vecchia madre siciliana del serial killer) e Fracchia contro Dracula. Per il ruolo del ragionier Filini otterrà, nel 1987, la candidatura al David di Donatello per il miglior attore non protagonista per il film Superfantozzi e, nel 1994, quella al Nastro d’argento al migliore attore non protagonista per Fantozzi in paradiso.
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