Ginevra Nuti, figlia di Francesco ha rilasciato un’intervista al CORRIERE DELLA SERA in cui ha raccontato il rapporto con il padre.




Il dramma di Francesco Nuti inizia nel 2006, quando viene operato d’urgenza dopo essere caduto in casa. Il secondo incidente nel 2016. Poco dopo è maturata la decisione di Ginevra di trasferire il padre nella capitale, dove lei stava con la madre, l’attrice Annamaria Malipiero. I primi tempi da tutrice sono stati duri.

«Sentivo un peso, una responsabilità. Poi però, grazie a mia madre che mi è stata vicina anche nelle piccole cose, è cominciato a filare tutto. Vado a trovarlo ogni settimana, ogni volta che posso. Sento che serve a tutti e due, sento che ci cerchiamo entrambi, lo vedo contento quando arrivo»

Riguardo la somiglianza con il padre




«È quello che mi dicono tutti appena mi guardano. Soprattutto gli occhi. Anche suoi i fan cominciano sempre dall’analogia del volto. È un aspetto che vivo con gioia, che mi lega a lui al di là del nostro rapporto, una specie di marchio. Anche perché penso che non sia solo il lato fisico a legarci. Abbiamo lo stesso carattere. Per esempio, quando vado a trovarlo ci sono dei giorni in cui lui è più partecipativo ed altri in cui lo è meno. Ma non dipende solo da come sta psico-fisicamente, si tratta piuttosto di un nostro lato riservato o burbero, di un tratto distintivo che abbiamo in comune».




FONTE https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/19_dicembre_06/ginevra-nuti-mia-vita-il-babbo-c08a6fe0-1801-11ea-8449-ecdf6805e80a.shtml