Intervistato dal Corriere della Sera in occasione del progetto Nebula, in prima mondiale a «Videocittà» (dal 5 al 7 luglio al Gazometro di Roma), Giorgio Moroder ha parlato dei suoi attuali gusti musicali.
Il compositore e produttore tre volte premio Oscar per la sua musica ha ammesso di amare la trap italiana ed artisti come Sfera Ebbasta, Elodie e Geolier:
«Ascolto molto la musica italiana, i giovani, tra i miei preferiti Sfera Ebbasta e Elodie. Mi piacciono rapper e trap, non quelli americani, gli italiani che sono più completi anche come melodia. E mi piace molto Geolier, non lo capisco, ma il sound è bellissimo. La musica italiana l’ho sempre seguita negli anni. Sono partito dall’Alto Adige verso il mondo a 19 anni, per me la musica è sempre stata qualcosa di internazionale, ma non ho perso di vista l’Italia. Quando ho iniziato con la dance e la disco in Italia c’erano ancora i neomelodici…».
Spaziando sull’internazionale, racconta di riconoscersi in alcuni artisti: «Brian Eno mi è sempre piaciuto molto. Ma anche alcuni gruppi elettronici tedeschi del passato, i Kraftwerk con il fondatore Florian Schneider, che ora non c’è più».
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