Gli irregolari di Baker Street è la nuova serie originale Netflix disponibile per lo streaming dal 26 Marzo per tutti gli otto episodi come da tradizione.
Lo spunto della serie è davvero particolare ovvero ambientato nell’universo di Sherlock Holmes quindi nella Londra di fine 1800, con l’originalità che il protagonista non è l’illustre investigatore ma i ragazzi che anche nei libri rivestono la funzione di suoi ” collaboratori/infiltrati nei bassifondi di Londra.
Altra peculiarità della serie è la derivazione che la stessa prende verso il soprannaturale quasi a costituire un contrappasso alla consueta analisi razionale e scientifica che ricorre sempre nelle indagini di Sherlock Holmes.
I protagonisti quindi sono 4 ragazzi dei bassifondi di Londra di etnie diverse in omaggio all’inclusività cui si aggiunge l’erede al Trono di Inghilterra, che cerca una scappatoia ed una vita più vera, rispetto alle rigide regole del Palazzo Reale, ed anche qui sembra chiaro il riferimento ad eventi molto recenti che hanno riguardato l’attuale Royal Family.
Sherlock Holmes appare solo a metà stagione ed è dipinto come un drogato ormai alla deriva, per cui è sicuramente molto più centrale nella serie il Dott. John Watson anche lui di etnia diversa da quella che siamo abituati a vedere, e segretamente innamorato di Sherlock stesso.
Il filo conduttore di tutta questa prima stagione è una grande minaccia soprannaturale che sta arrivando su Londra e potrebbe distruggere l’intero mondo così come lo conosciamo, e piano piano nel corso delle puntate scopriamo come, sia i ragazzi che Sherlock e Watson sono intimamente legati a questi fatti esoterici.
Il punto di forza della serie risiede proprio in questo nel capovolgere completamente il mondo di Sherlock così come lo abbiamo sempre conosciuto in ogni rappresentazione seriale o cinematografica e non aver paura di virare verso il thriller-horror col rischio che questa nuova versione possa non piacere ai puristi dell’universo di Sherlock; nel contempo il punto debole è nella sceneggiatura, in cui emergono diversi buchi o soluzione troppe frettolose, che non rendono giustizia a volte alla bellissima rappresentazione di Londra ed ad una messa in scena davvero notevole .
Particolarmente apprezzabile è stata la scelta degli showrunner di una trama solamente orizzontale, a formare un intero arco narrativo di 8 ore, cui probabilmente avrebbe giovato qualche puntata in più o speriamo un rinnovo di un’altra stagione.
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