Il film
Uscito nel 1990, rispetto al predecessore, l’umorismo di questo sequel è molto meno nero e al contrario più ricco di gag demenziali, citazioni, parodie cinematografiche e non, e situazioni meta-referenziali. L’intento di Dante era quello di satirizzare il primo film e i seguiti cinematografici. In Italia è uscito al cinema venerdì 26 ottobre 1990 distribuito dalla Warner Bros. Italia, con abbinato il cortometraggio d’animazione Box-Office Bunny.
La trama
Billy è cresciuto e ora vive a New York con la fidanzata Kate. Entrambi lavorano alla Clamp Enterprises, in un grattacielo a Manhattan: lui come impiegato, lei come guida turistica. L’anziano signor Wing sta per morire e la Clamp intende demolire il suo negozio per fare spazio a nuovi edifici dell’impresa. Nel magazzino vive ancora Gizmo, che è sempre triste poiché non ha nessuno con cui giocare. Alla morte di Wing, Gizmo riesce ad uscire attraverso un buco nel muro. Un uomo lo vede e decide di portarlo al folle dottor Cushing Catetere, capo di uno dei laboratori di ricerca interni alla Clamp, perché lo usi come cavia.
Billy viene presto a sapere che Gizmo si trova all’interno dell’edificio e riesce a portarlo via dalle grinfie del dottor Catetere. Lo nasconde poi in un cassetto, assicurandolo che Kate lo avrebbe portato a casa. Gizmo però esce dal cassetto e finisce per caso vicino ad un uomo delle pulizie che sta riparando un rubinetto che perde. Gizmo si bagna e dà vita a quattro nuovi malefici mogwai: Mohawk, George, Lenny e Daffy, che lo chiudono in un condotto di aerazione. Tre di loro si dirigono poi verso il centro della Clamp, mentre il quarto viene scambiato per Gizmo da Kate, che lo porta a casa…
L’intervista di Joe Dante
Erano passati molti anni dal primo capitolo e non si sapeva se il successo del primo potesse servire da traino per il secondo:
“Dopo diversi anni e numerosi tentativi di capire come realizzare un sequel di questo film che non aveva davvero bisogno di un sequel, il mio produttore Mike Finnell e io eravamo convinti di tornare“
È così che il regista Joe Dante ha descritto il processo di realizzazione del film intervistato su Chicago Reader nel 2012.
“Abbiamo deciso di fare un film che non solo prendesse in giro il primo film ma i sequel in generale con un po ‘di satira sociale“.
Secondo il regista Joe Dante , il risultato del film può essere attribuito a un mix di fattori, incluso il fatto che la Warner Bros. aveva accettato la filosofia “un mezzo più grande e migliore” quando ha finanziato il seguito del successo di Gremlins del 1984 con un budget di 50 milioni, cinque volte più grande dell’originale.
“Il film era molto più completo, c’erano molti più Gremlin di quanti ce ne fossero nel primo film, avevamo più soldi per gli effetti speciali, avevamo addirittura un gremlin volante. Abbiamo messo nella sceneggiatura il laboratorio genetico gestito da un pazzo scienziato impersonato da Christopher Lee. Fu un film piuttosto folle e maniacale. E uno dei miei preferiti“
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