Quest’anno Italia 1 ci nega il consueto appuntamento con i Gremlins nella tarda serata del 24 dicembre, ma non preoccupatevi: per chi non resiste nel rivedere Gizmo e gli altri terribili Gremlins anche quest’anno, sappiate che il film è disponibile su Netflix o tramite i sempre cari DVD che con molta probabilità non mancheranno tra gli scaffali dei più affezionati.
Uscito nel 1984, Gremlins, aveva dietro di sé una squadra da sogno: scritto da Chris Columbus, diretto da Joe Dante e supervisionato da Steven Spielberg. Insomma, niente male davvero. Probabilmente grazie al fatto di essere uscito in un periodo in cui il pubblico mainstream era affamato di questo genere di cose, i Gremlins finirono per diventare anche un grande successo al botteghino, ma c’è una cosa che forse vi sorprenderà: il film non uscì a Natale, ma all’esatto opposto, durante la stagione estiva (l’8 giugno 1984 per la precisione). Come mai? Semplice, perché la Warner Bros voleva cercare di contrastare due titoli altamente competitivi, quali Ghostbusters e Indiana Jones e il Tempio Maledetto, ma anche perché altrimenti sarebbe stato etichettato solo come ‘un film di Natale’ e non erano quelle le intenzioni.
La genesi dei Gremlins: ringraziamo i topi di casa Columbus
Chris Columbus era ancora un perfetto sconosciuto quando la sua sceneggiatura dei Gremlins attirò l’attenzione di Steven Spielberg. In realtà il copione non venne neppure scritto con l’intenzione di farne un film, ma più per diletto e per esercizio. Columbus ebbe l’ispirazione mentre frequentava la scuola di cinema a New York City e viveva in un appartamento che, a suo dire, era un bel posto dove vivere di giorno, ma che di notte non lo faceva dormire tranquillo a causa… di un esercito di topi. Ha raccontato: “Sentivo puntualmente quello che sembrava il suono di un plotone di topi che usciva fuori. Sentirli cinguettare nell’oscurità era davvero inquietante”. Da questo, decise di scrivere una storia su un esercito di creature che causavano guai durante la notte.
In realtà l’ispirazione fu anche un’altra. Nel 1943 Roald Dahl scrisse un libro per bambini intitolato I Gremlins e ne ricavò una sceneggiatura per un progetto avviato con la Disney che però non vide mai la luce. Chris Columbus trasse l’ispirazione dal soggetto di tale film.
Uno script molto più horror
La sceneggiatura iniziale di Columbus era molto più spaventosa e cruda e comprendeva scene mai realizzate, tra cui la decapitazione della mamma di Billy nella scena in cui scopre per la prima volta i Gremlins (che avrebbero tra l’altro fatto rotolare la sua testa dalle scale), l’uccisione (con tanto di abbuffata) del cane Barney e anche un assalto al McDonald’s durante il quale i Gremlins mangiano tutti i clienti, ma rifiutano gli hamburger. Pensate che anche Gizmo in realtà avrebbe dovuto essere cattivo!
La causa giudiziaria contro i pupazzi Furby
Ricordate i giocattoli Furby, gli animaletti robotici dalle sembianze di uccelli? Ebbene, se avete sempre pensato che sembrassero stranamente simili a Gizmo dei Gremlins, non siete soli. La Warner Bros. pensò la stessa cosa, tanto da fare una causa ai creatori.
Il primo Furby venne creato nel 1998 da Dave Hampton e Caleb Chung per la Tiger Electronics (poi passata in mano Hasbro). Quando la Warner Bros decise di fargli causa, la Tiger Eletronics non si oppose e accettò subito di pagare alla Warner Bros. un’impirto a sette cifre, con la promessa di riprogettare i giocattoli in modo da renderli meno simili a Gizmo. In realtà il nuovo aspetto dei Furby non si discostò molto dagli originali, ma bastò per per placare la Warner Bros.
-Clicca qua per leggere “Che fine ha fatto Zach Galligan, il giovane Billy de “I Gremlins”
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