Sean Connery sarà per sempre ricordato come uno degli attori più sexy e virili passati sul grande schermo, eppure l’attore ha dimostrato in tante occasioni di volersi cimentare anche con ruoli non proprio da maschio alfa. Possiamo citare, ad esempio, Il nome della Rosa, ma anche un altro film fantasy d’avventura diventato un cult: I banditi del tempo (1981) di Terry Gilliam. Proprio quest’ultimo, in omaggio alla scomparsa del grande attore, ha raccontato come il suo film sia stato salvato grazie al coinvolgimento di Connery.
Quando Terry Gilliam e il suo compagno di scrittura Michael Palin scrissero I banditi del tempo, inserirono una scena in cui il personaggio di Re Agamennone si rivela essere Sean Connery. La scena voleva essere solo uno scherzo, in quanto nessuno dei due credeva realmente che l’interprete di James Bond avrebbe accettato il ruolo. E invece, fortunatamente, l’agente Denis O’Brien ne parlò con Connery durante un incontro di golf e l’attore rispose con entusiasmo.
“Denis menzionò la possibilità di far parte di questo film e a Sean piacque l’idea. Immagino che fosse un fan di Monty Python. Sono convinto che il motivo per il quale accettò risiede nei suoi sensi di colpa sull’essere stato un padre assente. E qui c’era la possibilità di essere un padre surrogato”.
Secondo Gilliam, la storia che si era impegnato a realizzare si stava rivelando troppo travolgente sul set in Marocco, finché Sean Connery non è intervenuto per dare una mano.
“Mi ha letteralmente salvato il culo. Sean guardò i miei storyboard e disse: “Lascia perdere, non ci riuscirai mai a fare questa cosa”. Così ho iniziato a buttare via le pagine. Qualsiasi cosa dicesse, io rispondevo ‘Sì, signore’. All’improvviso mi sono sentito come se fossi nelle mani di un incredibile attore con una grande esperienza. E abbiamo superato quel primo giorno solo grazie al suo pragmatismo e non con la mia eccessiva ambizione”.
Su consiglio di Connery, Gilliam ridusse la sua sceneggiatura troppo ambiziosa in qualcosa che poteva essere girato nei tempi giusti e con un budget limitato. Connery suggerì anche di rimuovere una sua scena in cui sarebbe dovuto montare a cavallo, perché non la riteneva buona.
Alla fine del film vediamo Connery fare una breve apparizione come pompiere, lasciando il pubblico con il chiedersi se l’intera avventura fosse stata un sogno. Gilliam ha detto che quella scena è stata aggiunta su suggerimento di Connery e girata in fretta e furia in un solo giorno in Inghilterra, a causa dei numerosi impegni dell’attore.
“Sean Connery era tornato in Inghilterra, mi pare per incontrare il suo commercialista. Gli chiesi al volo di indossare un caschetto da pompiere, fare l’occhiolino, salire sul camion e andarsene, e questo è tutto. Il film è finito con questo finale brillante che non ci sarebbe stato se non fosse stato per Sean e i suoi problemi fiscali!”
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