La serie
I Cavalieri dello zodiaco è una serie di anime e manga creata nel 1985 da Masami Kurumada esordita con un manga omonimo di 28 volumi, a cui è seguita la produzione di un primo adattamento animato del manga per la TV prodotto dalla Toei Animation fra il 1986 e il 1989 di 114 episodi denominato serie classica e quattro lungometraggi d’animazione per il cinema oltre a numerosi videogiochi, modellini e un’infinità di merchandising riferito soprattutto sulla serie classica.
Trama
La Guerra Galattica è il più grande torneo di combattimento mai indetto. Al Palazzo dei Tornei si radunano i Saint/Cavalieri, arrivati da tutte le parti del mondo per affrontarsi e conquistare la leggendaria Armatura d’Oro. Improvvisamente le Forze Oscure si insinuano nella battaglia mirando al sacro trofeo. Molti saranno i pericoli che i paladini della dea Atena dovranno affrontare affinché la pace regni nuovamente sulla Terra e la Giustizia possa trionfare ancora una volta sulle Forze del Male!
L’ultima puntata del cartone anni 80
Il trionfo della giustizia, questo il titolo dell’ultima puntata del cartone animato, andato in onda da noi l’11 aprile 1991.
Subito dopo la saga delle 12 case nel manga (e subito dopo la saga di Asgard nell’anime), Lady Isabel viene rapita da Nettuno, il dio dei mari, rinchiudendola dentro una colonna con l’acqua che sale a poco a poco.
Mentre Sirio, Cristal, Andromeda e Phoenix fronteggiano coraggiosamente Nettuno, Pegasus si lancia sulla colonna portante, sostenuto dal Colpo Segreto del Drago Nascente e dalla Polvere di Diamanti: il Cavaliere di Atena riesce ad abbattere la colonna di Nettuno ed esce dalle macerie con Lady Isabel in braccio.
La dea della giustizia è stata salvata, ma Nettuno non è ancora stato vinto: il dio dei mari nutre ancora speranze di vittoria, nonostante le acque stiano sommergendo il suo regno in seguito alla caduta della colonna portante. Nettuno ingaggia una battaglia contro Atena, la quale riesce a imprigionare l’anima del dio nemico nell’anfora di Atena, dove era già stato rinchiuso dopo la sua sconfitta ai tempi dell’antica Grecia e da dove è stato liberato da Kanon. Lady Isabel porta in salvo i suoi cinque Cavalieri, mentre Titis recupera il corpo di Julian Kedives e lo riporta sulla Terra. I piani malvagi di Nettuno sono stati sventati e da adesso il dio dei mari dormirà un sonno eterno dentro l’anfora di Atena. La Terra è salva e la giustizia ha trionfato ancora grazie ai Cavalieri dello zodiaco.
Il cartone si interrompe qui però, fermando la storia a metà strada, per colpa di non meglio precisati “dissidi con l’autore del manga”. Questo è stato l’unico finale per molto tempo.
Il vero finale
A 13 anni di distanza, nel 2002, la Toei decise di riprendere l’opera incompiuta con una nuova saga.
Qui abbiamo quindi il vero finale del cartone animato che vede come minaccia conclusiva il dio della morte Ade.
intiolato Un mondo di luce, la puntata vede Pegasus e i suoi amici giungere davanti alla giara che trattiene Athena. Non riuscendo a liberarla, i cavalieri costringono Ade a risvegliare il suo corpo originale, lo stesso che ha preservato per millenni per timore di contaminarlo, e intraprendono una battaglia contro la divinità. Ade riconosce nel protagonista un volto conosciuto ma forte della sua spada, capace di maledire e tagliare direttamente l’anima del suo avversario, colpisce Pegasus accorso a salvaguardia della dea, finalmente risvegliatasi e in possesso della sua Armatura.
Il Cavaliere di Bronzo sembra spirare davanti agli amici per finire in realtà in un terribile stato di coma. Atena, grazie al sacrificio di Pegasus, riesce a trafiggere il dio degli inferi con il suo scettro di Nike fondendo il suo Cosmo con quello dei suoi fedeli servitori. Si chiude così, tra le lacrime e la distruzione dei Campi Elisi, l’adattamento anime di Saint Seiya: I Cavalieri dello Zodiaco.
Un episodio avvincente e commovente a livello di trama, elevato da un doppiaggio colmo di pathos, ma purtroppo penalizzato dai soliti difetti della serie di Hades, ovvero scarsità di regia ed animazioni, e da una fretta davvero eccessiva, che rende il combattimento finale della saga ben più breve di quelli con Docrates, Morgana o i Cavalieri Neri. D’altra parte, lo scontro è strutturato bene, ed è difficile non rattristarsi per Pegasus, che si sacrifica per Atena proprio quando stava finalmente per riabbracciare sua sorella Patricia.
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