Film del 2014 diretto da Patrick Hughes, è il terzo capitolo della serie che raduna un cast d’azione di primissima scelta.
La trama
Barney Ross (Sylvester Stallone), Lee Christmas (Jason Statham) e il resto dei nostri si trovano faccia a faccia con Conrad Stonebanks (Mel Gibson), che anni passati aveva fondato I Mercenari con Barney. Stonebanks, in seguito era divenuto uno spietato mercante d’armi che Barney era stato costretto ad uccidere.. o così pensava. Stonebanks, che già una volta aveva schivato la morte, intende distruggere I Mercenari, ma Barney ha altri piani.
Barney decide di combattere il vecchio sangue con del sangue nuovo e arruola una nuova generazione di Mercenari, ingaggiando individui più giovani, più veloci e più esperti di tecnologia. L’ultima missione diventa così uno scontro fra i modi della vecchia scuola e quelli di una tecnologia avanzata, per dar vita a quella che è la battaglia più particolare de I Mercenari.
Il cast alternativo
Il punto di forza della saga è sicuramente il cast, che vede riuniti tantissimi volti del cinema action 80-90. È stata una crescita graduale, ma dal primo a terzo film, il cast si è allargato sempre di più. Eppure non tutti i richiesti da Stallone parteciparono.
Ad esempio Bruce Willis doveva tornare nel il suo ruolo di Mr. Church con un compenso 3 milioni di dollari (750.000$ al giorno per quattro giorni consecutivi). Quando Willis ha chiesto 1 milione di dollari al giorno, Sylvester Stallone e i produttori hanno rifiutato e l’attore ha lasciato il film. Nel giro di tre giorni, Stallone è stato in grado di avere Harrison Ford per il ruolo come un nuovo personaggio.
Venne offerto un ruolo di supporto per Jackie Chan, ma l’attore ha rifiutato sia per altri impegni, sia perché non voleva interpretare un ruolo di secondo piano.
Vennero presi in considerazione anche Dwayne Johnson (The Rock), Clint Eastwood, Milla Jovovich e Steven Seagal per un ruolo mai dichiarato, a differenza di Nicolas Cage che venne considerato per il ruolo di Bonaparte prima che Kelsey Grammer firmasse per la parte.
Per finire, venne preso in considerazione anche il caro Charlie Sheen, chissà se in un ruolo serio o no.
Operativo su più fronti, anche troppi: filmmaker, musicista, autore e romanista. L'ultima mansione è la più stressante. Ammiro i sequel disgraziati, adoro i film di Mario Bava, ascolto solo Sergio Caputo e amo i tempi comici di De Sica.
Commenti recenti