Cani anti Covid ai concerti per tutelare la sicurezza delle band, dei loro staff e dei loro fan. Lo hanno fatto per la prima volta i Metallica, che hanno lanciato un’iniziativa molto apprezzata, imitata poi anche dai Tool, dai Black Keys e dai Twenty One Pilots.
I famosi cani appartengono alla compagnia Bio-Detection K9 dell’Ohio, un’azienda che ha insegnato agli animali a fiutare e a scovare il virus negli esseri umani con un addestramento di sei mesi. Con quale sicurezza? Tra il 98 e il 99 per cento dei casi analizzati.
I Metallica si sono affidati al fiuto di questi cani prima per i loro concerti a Fort Lauderdale e ad Atlanta. Poi, visto che ha funzionato così bene, hanno deciso di schierarli anche per gli spettacoli del loro anniversario numero 40 a San Francisco. Tutti si dispongono in fila, ovviamente rispettando le regole del distanziamento. Poi ci si toglie la mascherina uno per uno e la si fa annusare al cane. Che cosa accade quando il suo fiuto rileva il Covid? Il cane si siede immobile davanti alla persona e la punta.
Il meccanismo è spiegato da Wade Morrell, l’amministratore delegato di Priority One Canine, che nei mesi scorsi ha rilevato proprio Bio-Detection K9, dando nuovo impulso all’attività dell’azienda. “Nella mascherina – spiega – c’è un’area di odore molto concentrata e così c’è una maggiore probabilità che i cani trovino il virus”. La sicurezza aumenta e i tempi per eseguire le verifiche si restringono. Un esempio: per un concerto di grosse dimensioni sono almeno cento le persone che lavorano alla sua realizzazione. Il ritmo di controllo dei cani può arrivare a 200 persone all’ora. Qualunque altro sistema è più lento e anche meno accurato. John Peets della Q Prime, l’agenzia di management dei Metallica, lo conferma: “Toccando ferro, finora i cani hanno fatto un ottimo lavoro e non hanno mai sbagliato”.
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