Dai creatori di Wallace & Gromit, Galline in Fuga e Shaun Vita da pecora, il nuovo cartone della Aardman Animations
All’alba dei tempi, tra creature preistoriche e natura incontaminata, la vita è perfetta per il primitivo Dag, il suo fedele cinghiale Grugno e per la sua adorabile e bizzarra tribù. La tranquillità dell’Età della Pietra viene però travolta dall’arrivo della potente Età del Bronzo, che costringe tutti ad abbandonare la propria casa. Lo scontro tra civiltà prende la forma di un’epica sfida in un gioco di cui fino a quel momento Dag non aveva mai sentito parlare, a differenza dei suoi nemici, già maestri in campo…
Contro qualsiasi probabilità di vittoria, Dag insegnerà a Grullo, Gordo e agli altri imbranati cavernicoli come giocare… a calcio!
Il risultato è un completo disastro. Quando però Dag recluta Ginna, energica e appassionata tifosa, le cose iniziano a migliorare. Usando come campo di allenamento i vulcani ribollenti, i geyser fumanti e le rocce dei canyon, i primitivi imparano a superare i propri limiti e a credere in sé stessi. Nonostante i tentativi di Lord Nooth di indebolire la squadra dei primitivi nascondendo segreti importanti sul loro passato, niente e nessuno riuscirà a fermarli.
A dare voce ai brutti omini cavernicoli de “I Primitivi” abbiamo Riccardo Scamarcio, Paola Cortellesi, Salvatore Esposito (veramente tanto divertente la sua parlata ‘tetesca’ del cattivo Lord Grooth), Greg (Claudio Gregori), Chef Rubio (Gabriele Rubini), Corrado Guzzanti e, per una piccola parte, anche il calciatore Alessandro Florenzi.
Con un inizio un po’ a rilento, prende forma la simpatica storia raccontata nel nuovo cartone della Aardman Animations, studio d’animazione famoso per la realizzazione in stop-motion.
I personaggi non saranno memorabili e nemmeno intrisi di rilevante spessore, ma nel loro piccolo sono funzionali e ti strappano diverse risate qua e là (rubano la scena il cinghiale Grugno, il furbo coniglietto e l’avido e cattivo Lord Grooth).
Grazie all’espediente del calcio, sport quasi mai presente nel genere cartoonistico, I Primitivi trovano modo di trasmettere un messaggio sintetizzabile nel motto l’unione fa la forza, dove il gioco di squadra, la presa di coscienza collettiva e la voglia di dimostrare, portano a dei risultati positivi, soprattutto tra i più ‘deboli’ o i cosiddetti outsiders.
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