Secondo quanto raccontato dal direttore della fotografia della saga di Matrix, l’insuccesso dei due sequel del primo capitolo, Matrix Reloaded e Matrix Revolutions, avrebbe lo zampino anche di… Stanley Kubrick.
Bill Pope, questo il suo nome, è uno storico collaboratore delle sorelle Wachowski, con le quali ha lavorato in tutti e tre i Matrix. Come spesso accaduto con altre saghe, i capitoli successivi non sono riusciti a replicare la stessa qualità e lo stesso successo del primo. Nel corso di una recente intervista con IndieWire, Pope ha parlato di come in quel periodo lo staff non fosse nel periodo migliore e di come un libro di Stanley Kubrick avrebbe influito negativamente sulla lavorazione di quei film:
“Tutto ciò che era stato buono nel primo Matrix non lo è stato negli utlimi due. Non eravamo più liberi. La gente ci guardava. C’era molta pressione e il mio cuore non era leggero. Sentivo che dovevamo andare in un’altra direzione. C’erano molto attrito, molti problemi personali, e tutto ciò è apparso anche sullo schermo. Non era il mio momento migliore, né quello di nessun altro. Le Wachowski avevano letto questo dannato libro di Stanley Kubrick che diceva: “Gli attori non recitano in modo naturale finché non si consumano”. Quindi andiamo a fare 90 ciak! Voglio dissotterrare Stanley Kubrick e ucciderlo”.
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