Edoardo Romano, comico dello storico trio partenopeo I Tretrè, nato a Drive in negli anni Ottanta e composto anche da Gino Cogliandro, Mirko Setaro, è stato ospite a “RTL 102.5 News” per un’intervista amarcord. Romano si è soffermato sugli anni d’oro del piccolo schermo, quando il gruppo di comici era colonna portante di Fininvest:
“Di soldi, a quell’epoca, ne abbiamo guadagnati così tanti che un po’ ci vergognavamo. Ad un certo punto della nostra carriera abbiamo ben pensato di fermarci perché la televisione andava in una direzione che non ci piaceva. Cominciavano a produrre programmi usa e getta che non appartenevano alla nostra cultura storica, artistica e teatrale”.
Una separazione, quella del trio, consensuale e che esclude una possibile reunion:
“I Tre tre sono stati il passato. Ora basta. Con loro mi sento, certo. Siamo amici. Nessuna lite, un divorzio consensuale. Ma adesso facciamo cose diverse, totalmente. Intanto il piatto riscaldato non funziona, poi ognuno di noi è su dei percorsi artistici molto importanti, soprattutto io non posso fermarmi. Mi sono fermato con il mio 33,33% e mi sono riguadagnato il mio 100%. Quello che dovevamo fare tutti e tre lo abbiamo fatto, adesso che siamo ‘single’ proseguiamo con i nostri progetti”
Altri tempi. Un altro tipo di televisione. Non c’era internet e non esistevano i reality:
“Non temo di essere imitato dalle nuove generazioni. Noi cucivamo addosso gli spettacoli sulla nostra pelle. I Tre tre sono unici e inimitabili. Ora penso al teatro e al cinema. Ho sfilato sulla passerella a Cannes e ho recitato con Pupi Avati. Magari comunico poco, ma sono vivo e vegeto. E sto bene”.
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