Il commissario Montalbano è tornato con un nuovo intrigante episodio intitolato “Salvo amato, Livia mia” e lo fa da orfano di due grandi nomi legati alla serie, ovvero quello di Andrea Camilleri e Alberto Sironi (storico regista degli episodi), entrambi venuti a mancare di recente. Per la prima volta, inoltre, a più di vent’anni dall’esordio su Rai 1, il Montalbano di Zingaretti fa il suo approdo anche al cinema, con una programmazione speciale dell’episodio i cui incassi saranno devoluti in beneficenza. Non poteva dunque esserci omaggio migliore per rendere il giusto tributo a Camilleri e Sironi.
Inizialmente previsto al cinema solo nelle date dal 24, 25 e 26 febbraio, il film vi rimarrà, come annunciato da Nexo Digital, fino al prossimo 4 marzo, nel tentativo di supplire i disastrosi incassi cinematografici conseguenti all’emergenza Coronavirus. La classica messa in onda su Rai 1 in prima serata è invece prevista per il prossimo 9 marzo, cui farà seguito il 16 marzo un secondo episodio inedito dal titolo La rete di protezione).
Sinossi “Salvo amato, Livia mia”
Vigata, Sicilia. In questo nuovo episodio, il brutale omicidio di Agata Cosentino, il cui cadavere viene ritrovato in un corridoio dell’archivio comunale, non può lasciare indifferente Montalbano. Perché la vittima era una cara amica di Livia, una ragazza timida e riservata, che concedeva la sua amicizia e il suo amore a poche persone. E su quelle si concentra l’indagine di Montalbano, perché gli è presto chiaro che a uccidere Agata è stato qualcuno che le era molto vicino. Si tratta forse una violenza sessuale degenerata in omicidio, ma da subito questa ipotesi non convince Montalbano, che inizia la sua indagine partendo proprio dalle conoscenze della vittima.
Per il Montalbano di Luca Zingaretti si è trattato di un ritorno più difficile del solito, ovviamente a causa delle tristi dipartite delle due colonne portanti della serie. Oltre all’ormai consueta e sempre ottima interpretazione attoriale, Zingaretti si è dovuto cimentare anche con la regia, raccogliendo in corsa il testimone lasciatogli dal caro amico Alberto Sironi. Il risultato è ancora una volta da elogi: Montalbano è sempre Montalbano, un prodotto di alta qualità e capace di intrattenere moltissimo. Il nuovo caso è ben sviluppato e ben interpretato, con la conseguente riuscita nel tenere stretta a sé l’attenzione dello spettatore sino all’ultima scena. E poi c’è la sempre suggestiva ambientazione nella fittizia cittadina di Vigata, vero elemento caratterizzante della serie.
Vi lasciamo ai nostri video fatti in conferenza stampa:
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