Un piccolo gesto può stravolgervi l’intera vita. Questo è quello che succede a Rachel Hunter (Caren Pistorius) ne Il giorno sbagliato, mettendo uno spietato Russell Crowe sulle sue tracce.  Il Giorno Sbagliato (Unhinged, questo il titolo originale: “instabile, pazzo, squilibrato”) è un thriller che si beve tutto d’un fiato grazie a una suspense continua e ben equilibrata.

 

Precisiamo subito: è un film da sala. Bisogna avere il grande schermo e le casse adeguate per gustarsi la tensione, gli incidenti, la musica che cresce. Su questo punto di vista il film fa la sua porca figura. Tra i suoi pregi segnaliamo una violenza senza limiti che ci ha divertito molto: nasi rotti, coltellate, gente che prende fuoco, che viene messa sotto con la macchina. Tutto questo gioca a favore del film ovviamente, marcando quanto possa essere pericolo quell’uomo chiamato Russell Crowe. Più rafforziamo questo concetto, più il film fa paura. Un ruolo inedito per il grande attore neozelandese che porta in scena un criminale con evidenti problemi psichiatrici che da un’inezia scatena una follia inaudita, rendendo la vita della protagonista un incubo. Il grande difetto del film purtroppo è quello di tendere troppo al B-Movie soprattutto nella seconda parte. È un male, ma non per l’essere un B-Movie, ma perchè sembrava non esserlo. Questo cambio di marcia quindi fa storcere il naso, con delle forzature da mani nei capelli.

 

Spesso la protagonista si ritrova a fare (e a non fare) azioni veramente insensate. Insomma, una pessima gestione degli eventi in fase di sceneggiatura. Per fortuna che il regista Derrick Borte dà il meglio di sé nelle sequenze d’azione, proponendo inseguimenti frenetici e mantenendo costante la tensione della narrazione, grazie anche ad un buon comparto tecnico che riesce a coinvolgere lo spettatore. Per chiudere, il film lo consigliamo, a patto di tre sole cose: 
vedetevelo al cinema; entrate per divertirvi; non fatevi domande