Da quando è stato annunciato il sequel de Il Gladiatore con un nuovo protagonista, il pubblico non ha potuto fare a meno di interrogarsi sul possibile coinvolgimento di Russell Crowe. Protagonista del primo film, uscito nel 2000 con la regia di Ridley Scott, Crowe ad oggi è un punto di riferimento nel panorama hollywoodiano e riportarlo al cinema con un sequel a distanza di 23 anni potrebbe essere una mossa astuta. Eppure, dopo voci di corridoio mai confermate, è stato Russell Crowe a puntualizzare come stanno le cose.
Ospite del podcast Fitzy e Wippa, Russell Crowe ha spiegato di essere chiaramente in contatto con Ridley Scott e di aver discusso con lui della pellicola in cui non comparirà:
“Sì, (io e Ridley Scott, ndr.) abbiamo avuto un pranzo insieme e ne abbiamo parlato. Per cui so a grandi linee come vuole impostare la storia. Ma sì, se ricordate c’era questo giovane ragazzo che voleva battere il gladiatore, cosa che porta al discorso “Il mio nome è”. Ora quel ragazzo è cresciuto ed è diventato Imperatore. Non so cos’altro accadrà, ma è questa l’idea di base. Non è né un remake né un sequel diretto. Non è che è ambientato il giorno dopo, ma 30 anni dopo o qualcosa del genere.”
Pare quindi che Russell Crowe non riprenderà il suo ruolo come il generale romano Massimo Decimo Meridio nel sequel de Il Gladiatore. Considerando il finale del primo film, sarebbe una scelta più che comprensibile. Eppure, come riporta ScreenRant, la sceneggiatura originale includeva il ritorno di Massimo resuscitato dagli dei. Poi quella trama è stata scartata.
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