Il Gladiatore è stato il film che ha fatto svoltare definitivamente la carriera di Russell Crowe e mentre Ridley Scott si prepara a girarne il seguito, in una recente intervista con Vanity Fair l’attore ha ricordato come lo script e alcune scelte iniziali dell’opera fossero, a suo modo di vedere, quantomeno rivedibili.
Il neozelandese non ha risparmiato critiche e parole dure, lasciandosi andare senza remore: “Il Gladiatore è stato il mio ventesimoqualcosa film, quindi ero sicuro delle mie capacità come protagonista. Quello di cui però non ero sicuro era del mondo che avrebbe dovuto circondarmi. Alla base di quello che stavamo facendo c’era un grande concetto, ma la sceneggiatura era spazzatura. Spazzatura assoluta. E c’erano tutte queste strane sequenze. Una era a proposito delle bighe e del fatto che i gladiatori famosi- ed è tutta roba vera, giusto? – Avessero accordi di sponsorizzazione con prodotti per l’olio d’oliva e cose di questo tipo. E sono tutte cose vere, ma non avrebbero suonato bene a un pubblico moderno. Si sarebbero chiesti che cosa fosse quella roba. L’energia di quello che stavamo facendo era molto frammentata. Ho pensato un paio di volte che forse la mia opzione migliore fosse prendere un aereo e andarmene da lì, capisci? Sono state le mi continue conversazioni con Ridley che mi hanno ridato una certa fiducia”.
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