Il film
Il 10 dicembre del 1999 usciva in tutte le sale americane The Green Mile, titolo originale de Il miglio verde. Il film prodotto, scritto e diretto da Frank Darabont, ha come protagonisti Tom Hanks e Michael Clarke Duncan ed è tratto dal romanzo omonimo di Stephen King, pubblicato nel 1996.
Trama
Darabont ci riporta nella Louisiana del 1935. Qui, Paul Edgecomb (Tom Hanks), lavora come agente di custodia nel penitenziario di Cold Mountain, chiamato il Miglio verde perché il percorso verso la sedia elettrica, l’ultimo corridoio che i condannati a morte percorrevano, era caratterizzato da una pavimentazione verde cedro. Insieme ad altri colleghi, Paul sorveglia i detenuti condannati alla pena capitale; tra questi, c’è John Coffey (Michael Clarke Duncan), un gigante di colore condannato per stupro e infanticidio di due gemelline. I suoi comportamenti gentili e affabili, però, sono in netto contrasto col suo aspetto e proprio Paul avrà modo di verificare personalmente che John ha qualità sovrannaturali in grado di guarire le persone. Paul inizia a ricredersi, quindi, anche sulla sua colpevolezza, ma ormai il destino per Coffey sembra già segnato.
Curiosità
- Stephen King pubblicò la storia nel 1997 in 6 puntate, nello stile di Charles Dickens. Darabont riunì tutte le parti in un unico copione.
- John Coffey doveva essere alto due metri, ma Michael Clarke Duncanera un po’ più basso. Alcuni trucchi e una prospettiva particolare della telecamera lo hanno fatto sembrare più alto.
- Ha ottenuto 4 nomination agli Oscar: miglior film, miglior sceneggiatura, miglior attore non protagonista (Michael Duncan) e miglior Sound Mixing.
- Tom Hanks, per interpretare la guardia carceraria, non ha dovuto badare al suo peso: “Non ho fatto alcun esercizio fisico” – ha detto – “Ho cercato di rimanere il più grosso possibile”. In seguito ha dovuto perdere molto peso per interpretare il protagonista di Cast Away.
- Le scene ambientate all’esterno e all’interno del carcere sono state girate presso il Tennessee State Prison, penitenziario che un tempo ospitava il braccio della morte dello stato americano.
- Michael Clarke Duncan, l’interprete di John Coffey, è deceduto a soli 54 anni nel settembre del 2012 in seguito ad un infarto del miocardio che lo colpì nel luglio dello stesso anno. LEGGI ANCHE: Michael Jeter: la carriera, il ruolo ne “Il Miglio Verde”, fino alla scomparsa causata dall’AIDS
Le differenze con il libro
Come già accennato nel primo paragrafo, Il Miglio Verde nasce come libro, scritto dal maestro Stephen King. L’adattamento cinematografico modificò diverse cose. Leggiamo quali:
- La storia di Paul è ambientata nel 1935, mentre nel libro è ambientata nel 1932.
- Nel film, Paul si emoziona di fronte a un vecchio film, Cappello a cilindro e racconta alla sua amica Elaine la storia di John Coffey. Nel libro, invece, Elaine legge la storia che Paul ha cominciato a scrivere poco prima di incontrare il signor Jingles, che funge da segnale per liberarsi di quei vecchi ricordi. Anche nel libro è comunque presente un riferimento cinematografico, quando Paul rimane sconvolto dopo aver visto alla televisione Richard Widmark, ne Il bacio della morte, per la sua incredibile somiglianza con Wharton.
- Nel film manca il personaggio di Brad Dolan, il malvagio inserviente della casa di riposo che perseguita Paul. All’inizio del film si fa solo vagamente riferimento alla “caposala”, dicendo che si arrabbierebbe molto se sapesse delle passeggiate di Paul. Nel libro Paul ribadisce più volte la somiglianza tra il suo comportamento e quello di Percy, infatti entrambi maltrattano e deridono i loro “curati”, ossia gli anziani ospiti della casa di riposo per Brad e i detenuti per Percy. Nel finale del libro addirittura Paul parlando a Brad scambia il suo nome con quello di Percy.
- Nel film, rispetto al libro, c’è un certo sfasamento nell’ordine temporale in cui i detenuti arrivano al Miglio. John Coffey arriva quando Arlen Bitterbuck non è ancora stato giustiziato, mentre nel libro Bitterbuck incontra solo Eduard Delacroix ed un altro detenuto, il Presidente, che nel film non viene mostrato.
- Un certo numero di imprecisioni riguardano la storia del topolino. Nel libro, il signor Jingles arriva al miglio già prima della comparsa di Delacroix, ed ha infatti l’abitudine di visitare le celle vuote come se stesse cercando qualcuno, mentre nel film la venuta del topolino è successiva a quella del cajun. Inoltre, il signor Jingles sembra accettare il cibo che gli viene offerto da Bill Dodge, mentre nel libro lo rifiutava perché sapeva che era uno stagionale. Infine, nell’ultima scena del film il topolino viene mostrato ancora vivo, e quindi sopravvive ad Elaine Connelly, mentre nel libro muore di vecchiaia il giorno in cui Paul lo mostra alla sua amica.
- La disposizione spaziale del Miglio Verde è invertita nel film rispetto al libro: nella storia di King, infatti, la sedia elettrica si trova sulla destra, nel film il corridoio è a sinistra. Anche i detenuti sono messi in posizioni leggermente diverse, poiché Delacroix si trova nella cella di mezzo sul lato destro del Miglio invece di trovarsi proprio davanti a Coffey.LEGGI ANCHE: Michael Clarke Duncan e quella scena de “Il Miglio Verde” che lo mise in profondo imbarazzo.
- Il racconto dell’odio tra Percy e Delacroix presenta alcune differenze: nel film infatti non è presente la scena dell’arrivo del cajun, quando Percy lo malmena accusandolo di averlo palpato, ma è stata inserita un’altra scena in cui Percy spezza le dita di Delacroix con un colpo di manganello per averlo deriso dopo che Paul l’ha cacciato dal Miglio.
- Nel film, dopo l’esecuzione di Bitterbuck, è Percy stesso a chiedere a Paul di poter “stare in prima fila” alla morte di Delacroix, mentre nel libro è Moores a suggerirgli l’idea.
- Hammersmith, con cui Paul va a parlare dopo che John Coffey lo ha guarito, nel film è l’avvocato difensore di questi, mentre nel libro è un giornalista che ha scritto gli articoli sul processo. Inoltre, mentre nel libro i due figli di Hammersmith sono gemelli, nel film si nota chiaramente che la bambina è più grande.
- Nel film è stato inserito un errore: in ben due scene, infatti, si nota i detenuti Wharton e Delacroix portano la cintura come parte integrante della divisa carceraria. Nel libro viene invece rimarcato come i condannati non dispongano né di cintura né di lacci per le scarpe, per timore che vi si possano impiccare.
- Durante il pranzo in cui Paul propone a Brutal, Harry e Dean di portare Coffey da Melinda Moores, non spiega come mai sia così sicuro che Coffey è innocente, ma la presenta solo come una sua convinzione. Viene quindi eliminata la parte della scarpa, in cui Paul dimostra che Coffey non sa annodare un laccio (e quindi non avrebbe potuto riannodare il cartoccio del suo pranzo dopo aver nutrito Bowser), e la spiegazione delle incessanti parole di Coffey su come non sia riuscito a rimediare al danno fatto alle bambine. Inoltre, in questa circostanza emergono delle differenze tra libro e film nella composizione delle famiglie delle guardie: Paul dice di avere un figlio già grande (nel libro sono due), mentre Dean avrebbe due bambini “ed uno in arrivo” (nel libro ha solo i primi due) e Harry avrebbe due figlie (nel libro è scapolo e senza eredi, come Brutal).
- In generale, il personaggio di Coffey è molto più loquace nel film che nel libro: in quest’ultimo, infatti, l’unico discorso lungo di Coffey avviene quando questi tranquillizza Paul sul suo desiderio di andarsene al più presto. Nelle restanti parti del racconto, John Coffey si limita quasi sempre a piangere.
- Mentre, nel libro, Brutal esprime il timore di finire all’inferno per aver giustiziato un dono di Dio, nel film questo concetto viene pronunciato da Paul durante il suo ultimo discorso con Coffey.
- Durante l’esecuzione di Coffey, nel libro è Brutal ad essere “messo fuori”, anche se alla fine dovrà essere Paul a dare l’ordine di far partire la scarica elettrica; nel film, invece, l’intera operazione è comandata da Paul.
- Nel libro John Coffey pesa 127 kg; nel film invece 150.
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