Il film
A Pasqua, i palinsesti televisivi si riempiono di film con diverse proposte sulla vita di Gesù. Tra questi c’è l’immancabile kolossal Il Re dei Re (1961) che narra la vita di Gesù dalla sua nascita alla resurrezione.
La trama
Dopo la conquista di Gerusalemme da parte del generale Pompeo (Conrado San Martín), il dominio della Giudea passa nelle mani dello spietato Erode (Grégoire Aslan). Intanto a Betlemme arrivano il falegname Giuseppe (Gérard Tichy) e sua moglie Maria (Siobhan McKenna): non trovando un riparo per dormire, sono costretti a rifugiarsi in una stalla, dove nasce il loro figlio Gesù, che viene adorato dai pastori e dai re magi.
Venuto a sapere del fatto, il governatore romano ordina ai suoi uomini di uccidere tutti i bambini nati quella notte, ma nel frattempo viene egli stesso assassinato da suo figlio, Erode Antipa (Frank Thring), che prende il posto del padre.
Passano gli anni: Gesù (Jeffrey Hunter), sfuggito al massacro, ha ormai trent’anni. L’uomo è un predicatore che diffonde parole di pace e compie miracoli, conquistando l’adorazione di molte persone tra il popolo, ma facendo preoccupare Erode Antipa, il nuovo governatore Ponzio Pilato (Hurd Hatfield) e il sacerdote Caifa. Dopo l’ultima cena con i suoi apostoli, Gesù viene tradito da Giuda (Rip Torn) e consegnato alle autorità romane. Ha così inizio il calvario del figlio di Dio…
Jeffrey Hunter
Il suo vero nome era Henry Herman McKinnies, Jr. Attore statunitense, indelebile nella memoria del pubblico per la celebre interpretazione di Gesù Cristo in questo kolossal. Ad oggi, film di continuo passaggio televisivo nei periodi delle feste religiose. Ragazzo dal viso pulito, alto e robusto, bello, occhi azzurri, affascinante, figlio unico, in tenera età si trasferisce con la famiglia dalla Louisiana nel Wisconsin e, adolescente, inizia a recitare in teatri scolastici.
Dopo essere stato scoperto dai cacciatori di talenti su un palcoscenico scolastico, Jeffrey ha fatto il suo debutto in 14esima ora (1951). Alcuni film dopo ha lavorato per la prima volta con il regista John Ford nel I ricercatori. Dopo tanti anni di cinema, compresa la sua partecipazione in Sentieri Selvaggi, Hunter entrò nel cast appunto de Il re dei Re. Nel cinema però, successivamente non trova più sbocchi verso produzioni di una certa importanza; passa quindi alla televisione, presente in 26 episodi del tv-series “La legge del Far West”. Torna sporadicamente sul grande schermo, soprattutto in western di routine, Custer eroe del West (1967). Appare in teatro nel 1967, a Chicago, nello stage ´The Rainmaker´ e, protagonista, interpreta l’opaco crime italo-spagnolo La vera storia di Frank Mannata (1969).
La morte
Nel novembre 1968, si trovava in Spagna, dove stava girando proprio La vera storia di Frank Mannata, quando improvvisamente fu ferito sul set a causa di un esplosione: un finestrino di un auto, che sarebbe dovuto esplodere verso l’esterno, esplose accidentalmente verso l’interno.
Hunter subì una grave commozione cerebrale e, secondo sua moglie, Emily, “era ancora scioccato dall’incidente dopo la fine delle riprese” durante il viaggio in aereo per gli Stati Uniti. Rientrato negli Stati Uniti, fu ricoverato in seguito a persistenti disturbi dovuti a vertigini ed emicranie. Pochi giorni più tardi, tornato presso la sua residenza di Los Angeles, fu colpito da una fatale emorragia cerebrale, in seguito alla quale cadde dalle scale della propria abitazione riportando una grave frattura al cranio. Morì senza aver ripreso conoscenza il 27 maggio 1969 all’età di 42 anni.
Commenti recenti