Al cinema dal 13 dicembre su distribuzione della Warner Bros Il testimone invisibile, il giallo con protagonisti Riccardo Scamarcio, Miriam Leone, Fabrizio Bentivoglio e Maria Paiato.
Adriano Doria (Riccardo Scamarcio), un giovane imprenditore di successo, si risveglia in una camera d’albergo chiusa dall’interno accanto al corpo senza vita della sua amante, l’affascinante fotografa Laura (Miriam Leone). Viene accusato di omicidio ma si dichiara innocente. Per difendersi, incarica la penalista Virginia Ferrara (Maria Paiato), famosa per non aver mai perso una causa. L’emergere di un testimone chiave e l’imminente interrogatorio che potrebbe condannarlo definitivamente, costringe Adriano e l’avvocato Ferrara a preparare in sole tre ore la strategia della sua difesa e a cercare la prova della sua innocenza. Spalle al muro, Adriano sarà costretto a raccontare tutta la verità.
Un delitto, una camera chiusa dall’interno e una narrazione scomposta e ricostruita secondo il racconto dell’imputato. Il testimone invisibile di Stefano Mordini racchiude in sé tutti i requisiti del giallo/thriller classico, sulla scia di un precedente adattamento spagnolo.
Il film risponde ai requisiti del genere con un risultato efficace. In bilico tra una linea sottile di menzogna e verità, l’intreccio di tutta storia si dipana durante il colloquio molto teatrale tra Adriano e l’avvocato Ferrara, infittendosi a 2/3 del film dopo una narrazione piuttosto lineare fino a quel momento, volta a costruire la storia spargendo indizi qua e là. Non mancano buchi e falle in alcune pensate che avrebbero oggettivamente meritato maggiore accuratezza (in primis una transazione bancaria all’inverosimile), ma comunque sia la tensione c’è, rimane fino alla fine e l’ultimo tassello di puzzle (perché in queste storie ci sono sempre pezzettini e puntini da collegare) chiude bene e in maniera soddisfacente l’intrigo.
Luoghi di ripresa in pieno stile crime, con boschi invernali, laghi, alberghi innevati sul cucuzzolo della montagna e una Milano ricca e un po’ grigia.
Forse non la migliore performance di Scamarcio, soprattutto dopo Loro e Euforia e anche Miriam Leone non aggiunge al suo curriculum un’interpretazione così eccelsa, però nel complesso sono promossi. Si distingue per un’estrema antipatia il personaggio dell’avvocato, Maria Paiato, nato proprio con quest’intento.
In conclusione, gli intrecci de Il Testimone Invisibile sono sicuramente ben studiati e oleati, ottenendo un buon giallo che si discosta dal popolare cinema italiano, assumendo anche tratti di internazionalità. A noi, non è dispiaciuto.
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