Ilona Staller, protagonista in questi giorni all'”Isola dei famosi”, racconta ad Ilary Blasi una drammatica vicenda personale che coinvolse il figlio Ludwig che fu costretta a “rapire” e portare in Italia quando aveva pochi mesi di vita, dopo che l’allora marito lo aveva portato con sé:
“Quando avevo bambino, avevo 13 mesi, mi sentivo male come mi avessero tagliata a metà. Ogni volta che penso a quel periodo, penso al periodo più difficile della mia vita. Mi interessava riprendermelo, perché io sentivo che lo stavo perdendo. L’ho riportato con me perché è mio figlio, vivo per lui.”
Quel viaggio in America intrapreso con l’obiettivo di riprendere il figlio resta un ricordo indelebile:
“Quando io ho viaggiato per andarlo a prendere, in aereo guardavo fuori dall’oblò dicendomi che se fossi caduta in mare non avrei sentito nemmeno dolore. Quando esce tuo figlio dalla pancia resta quel cordone ombelicale invisibile, Ludwig ha sofferto come me”
Ilona Staller ha ricordato la paura e le sensazioni vissute:
“È stato massacrante, terribile, mi sentivo veramente morire. Sono dovuta andare da un dottore allora, avevo perso tantissimi chili, non stavo bene. Ci sono cose che la gente, di me, non sa. Quando io ho viaggiato per andarlo a prendere, in aereo guardavo fuori dall’oblò dicendomi che se fossi caduta in mare non avrei sentito nemmeno dolore. La cosa è durata svariati mesi per riuscire a riprendere dall’America”.
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