Puntualmente nel palinsesto della tv torniamo a vivere una delle tante avventure vissute dal re delle avventure: Indiana Jones. Dopo gli entusiasmanti I predatori dell’arca perduta e Indiana Jones e il tempio maledetto, il mitico archeologo interpretato da Harrison Ford si trova coinvolto, nel terzo capitolo, in un nuovo intrigo internazionale, questa volta in compagnia di suo padre, nei cui panni troviamo Sean Connery.

Il terzo film del franchise si distingue come il più divertente e scanzonato della trilogia, in parte proprio all’aggiunta di Sean Connery e alla sua intesa sullo schermo con Ford.

Anche con tutta la sua esperienza nel dirigere blockbuster con grandi cast, il regista Steven Spielberg ha rivelato in un articolo del 2012 di Empire che il tempo trascorso con Sean Connery in “L’ultima crociata” è stato uno dei più divertenti che abbia mai avuto sul set. “Sean era di ottimo umore per la maggior parte del film perché riusciva a essere divertente”, ha detto il regista. “Ha potuto usare le sue capacità comiche, e Harrison era di umore fantastico, perché ha potuto fare da contrappunto al padre. È stato il più divertente tra gli attori in tutti questi film”.

Anche il coprotagonista Harrison Ford ha apprezzato la presenza di Connery sul set:

“È stato davvero fantastico lavorare con un attore che se ne frega di tutto. Non parlo del mestiere, ma del suo ego. Siamo entrati in sintonia”.

A Connery è stato persino attribuito il merito di aver inventato al volo una delle battute più divertenti del film. Quando il duo padre-figlio scopre che l’apparentemente amichevole professoressa d’arte Elsa Schneider è in realtà una nazista, Jones Senior si vanta di aver sempre saputo della sua vera fedeltà. Quando gli viene chiesto come facesse a saperlo, Connery risponde, fuori copione “Parla nel sonno”.

“È stato un colpo di fulmine”, ha detto Julian Glover, che ha interpretato il cattivo uomo d’affari Walter Donovan. “Harrison ha detto: “Come fai a sapere che è una nazista?” e lui ha risposto quella cosa: hanno dovuto interrompere le riprese perché tutti scoppiarono a ridere buttandosi a terra. E allora Steven ha deciso di tenerla. 

La presenza di Connery non solo ha avuto un enorme impatto sul film, ma anche sulle vite di coloro con cui ha lavorato. Dopo la sua morte, avvenuta nel 2020, Harrison Ford ha rilasciato un’accorata dichiarazione ripensando al tempo trascorso con Connery. “Non conosci il piacere finché qualcuno non ti paga per portare Sean Connery a fare un giro nel sidecar di una moto russa, rimbalzando lungo un sentiero di montagna sconnesso e tortuoso e guardandolo contorcersi. “Dio, ci siamo divertiti. Se è in paradiso, spero che ci siano campi da golf”.

 

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