Da Presidente della Camera a cassiera in un centro sociale. La nuova vita di Irene Pivetti riparte da qui, dopo essere stata messa sotto inchiesta per evasione e autoriciclaggio. Intervistata da Chi, l’ex politica e conduttrice tv ha raccontato così la sua situazione:
“Sono sempre me stessa. Ho molta fede e ho sempre creduto di seguire le regole dello Stato. Precisiamo pure che sono indagata e non rinviata a giudizio, ma sostanzialmente privata di tutti i miei averi e diritti. Sulla carta non è così, eppure non volevano nemmeno allacciarmi la luce. Niente lavoro. Niente conto in banca. Nulla: soltanto questi amici della cooperativa di Monza mi hanno offerto un lavoro, che ho accettato con entusiasmo. È la mia vita, mi sento utile, lavoro dalle 7 e mezza alle 10 di sera”.
Sulla sua situazione giudiziaria ha detto:
“Posso solo dire che ho pagato le tasse e non ho fatto nulla di illegale. Ma dopo la pandemia ci voleva un caso eclatante per mettere a tacere gli altri scandali occulti quel periodo. Io ho fatto tutto alla luce del sole, con il mio nome: avevano bisogno di un capro espiatorio. Spero proprio che facciano finalmente una commissione di inchiesta sulla pandemia. Intanto, però, a me hanno distrutto al vita a 58 anni”.
Come le fa notare la giornalista, qualche passo falso dev’esserci pur stato per arrivare a sequestrarle quasi 4 milioni di euro, al ché la Pivetti risponde:
Sono un imprenditrice, il rischio fa parte del gioco. Ma con il mio nome sono bersaglio facile. Sempre. Mi hanno distrutto, mi sono trovata abbandonata nel nulla, ma non voglio fare la vittima. Ora la nota dominante è questo lavoro che mi gratifica tantissimo. Diamo aiuto alle persone fragili, non mi serve altro.
Tra i momenti più brutti vissuti di recente, racconta:
Quando un signore gentile a suonato il campanello di casa e mi ha detto che era una truffatrice è una delinquente. Non potevo credere che stesse capitando proprio a me. Quando ti arrivano sulla testa cose simili è come un lutto.
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