Ospite di “Belve”, programma in onda su RaiDue in seconda serata ideato e condotto dalla giornalista Francesca Fagnani, J-Ax racconta il suo periodo buio e di come abbia pensato alla morte:
“Ho avuto pensieri rivolti alla morte. È successo una volta, faceva parte del down della sostanza che avevo assunto. L’ho pensato ma non ho avuto il coraggio di farlo. Ho preso il coltello ma poi non mi sono trafitto”.
Parlando di “poteri forti”, J-Ax afferma:
“Per noi artisti, tra virgolette, di successo c’è più gente a cui stiamo sul cazzo di quella a cui piacciamo. Qual è la sinistra più schifosa? Quella italiana che si è dimenticata da anni della felicità delle persone. Una roba che potrebbe fare la sinistra italiana è ribellarsi ad alcune multinazionali che pagano le tasse in Irlanda”.
La Fagnani si inserisce nel discorso dicendo: “ma senza andare sui massimi sistemi…”, il cantante allora ribatte stizzito:
“Quando si parla di certe cose mi interrompono sempre”.
E su Fedez con cui nel passato ha discusso e con cui si è riappacificato:
“È timido ed estroverso. Sa essere buonissimo e cattivissimo. Lui condivide non solo la beneficenza. È cattivissimo quando pensa che qualcuno gli ha fatto del male. Nei momenti di rabbia ti augura cose che tu non augureresti mai”.
E sul suo passato racconta:
“Dai 6 ai 14 anni ho subito atti di bullismo, dai pestaggi a quelli psicologici, nel paesino di provincia in cui stavo dicevano che portavo sfiga”.
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