Nel 1997 Quentin Tarantino diresse Jackie Brown, il suo primo film basato su una trama non originale, adattata dal romanzo Punch al rum (Rum Punch) di Elmore Leonard, uno degli scrittori preferiti del regista. Si tratta del terzo film ufficiale di Tarantino, dopo Le Iene e Pulp Fiction, senza considerare Four Rooms, film del 1995 del quale diresse uno dei quattro episodi. Alla sua uscita, Jackie Brown fu un grande insuccesso, incassando appena 39 milioni di dollari negli Stati Uniti, ma fu il film che più di altri riuscì a ‘rilanciare’ alcune carriere importanti, tra cui quella di Robert Forster e soprattutto di Pam Grier, la protagonista. Grier e Forster erano entrambi attori veterani, ma nessuno dei due aveva interpretato un ruolo da protagonista da molti anni; questo film rivitalizzò le loro carriere. Proprio di Pam Grier vogliamo parlarvi oggi.
Pam Grier, la carriera
Primogenita del meccanico dell’aeronautica statunitense Clarence Grier e dell’infermiera Gwendolyn Samuels, Pam esordì nel cinema nel 1970, con una piccola parte in Lungo la valle delle bambole, diretto da Russ Meyer. Si specializzò in ruoli sensuali e diventò la regina delle pellicole d’azione, e una delle maggiori icone del genere blaxploitation, con film come Coffy (1973), Foxy Brown (1974) e Sheba, Baby (1975), diretta più volte da Jack Hill.
Pam Grier diventò in poco tempo una delle più grandi star afroamericane della storia del cinema, imponendo sul grande schermo l’immagine di una donna afroamericana indipendente, intelligente e forte. Nel 1973 interpretò La rivolta delle gladiatrici, diretta dal regista italiano Joe D’Amato. Negli anni ottanta recitò soprattutto in televisione, apparendo anche in un cameo nella celebre serie Miami Vice.
Come già detto, ritornò alla ribalta grazie a Quentin Tarantino che, da grande appassionato, la ripropose in un ruolo che l’aveva sempre contraddistinta e la volle fortemente come protagonista, tanto da fare alcune importanti modifiche al film proprio per lei.
L’incontro con Tarantino e il successo con Jackie Brown
Nel 1994 Pam Grier fece un provino per il ruolo di Jody, la moglie di Lance (Eric Stolz) in «Pulp Fiction» (poi andato a Rosanna Arquette). Quentin Tarantino non la trovò adatta in quell’occasione, ma volle a tutti i costi lavorare con lei, essendo un suo grande fan. Per questo motivo, appena terminata la sceneggiatura di Jackie Brown, la contattò per il ruolo da protagonista.
Pam Grier ha raccontato del suo primo incontro con Tarantino per il colloquio: “C’erano tutti i miei poster di vent’anni fa, quando ero solo una ragazzina incazzata e acida. Gli chiesi se li avesse messi apposta perché stavo venendo e lui mi rispose: ‘No. Li stavo per togliere proprio perché stavi venendo qui!'”.
Come detto, Tarantino voleva fortemente la Grier a tal punto da fare delle modifiche alla storia, tra cui la razza e il nome. Nel romanzo, il cognome di Jackie è Burke, ma lui cambiò il suo cognome in Brown, in omaggio al personaggio più noto di Pam Grier, Foxy Brown. Inoltre il suo personaggio era bianco, non nero. Tra le altre cose, Tarantino affidò la parte del giudice a Sid Haig, attore che aveva recitato con la Grier in molti dei suoi film. Oltre a ciò, utilizzò anche la canzone “Longtime Woman” sulla scena in cui la Grier viene messa in prigione, la stessa che lei eseguì nel suo film del 1971 “The Big Doll House”.
Pam Grier oggi
Dopo il successo di Jackie Brown (che le valse una candidatura ai Golden Globe come migliore attrice protagonista) la Grier tornò quindi a lavorare in televisione. Dal 2004 è nel cast della serie The L Word, in cui interpreta Kit, la sorella di Bette, interpretata da Jennifer Beals. Tra i suoi film più recenti ci sono Rimbalzi d’amore (2010), L’amore all’improvviso – Larry Crowne regia di Tom Hanks (2011) e L’uomo con i pugni di ferro (2012). In televisione è apparsa nel 2009 in tre episodi nel telefilm Smallville e in un episodio di This Is Us (2018).
Oggi Pam Grier ha 72 anni. Eccola in alcune foto recenti:
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