Ospite a “Verissimo”, James Franco racconta gli anni della sua adolescenza:

“Durante l’adolescenza mi sono messo abbastanza nei guai, sono stato arrestato qualche volta e anche se vivevo in una parte buona della città, sono finito nei guai, ma per fortuna a 17 anni, quando ho capito la mia strada mi sono calmato. Ho dovuto cambiare il mio atteggiamento. Avevo fatto già un bel pò di casini quindi non potevo più andare avanti così”.

Per quanto riguarda il peso del successo, l’attore racconta:

“Io prendevo la recitazione molto seriamente, quando ho lasciato l’università ho deciso che dovevo dimostrare di aver fatto la scelta giusta quindi ero molto focalizzato, volevo essere bravo si, ma una parte di me aveva paura di tutta la parte del successo, lavoravo per proteggermi e mi sono chiuso, isolato e mi sono trovato in un momento di tristezza”.

James Franco racconta, infine, il momento di pausa che si è preso lavorativamente:

“Si, mentre ero a Los Angeles è successo di tutto, avevo bisogno di distanziarmi dal lavoro, nei limiti giusti. Da giovane la recitazione mi ha salvato ma il fatto che fosse l’unica cosa in grado di salvarmi non mi faceva più bene. Avevo bisogno di mettere distanza tra me e la mia carriera. Tutte le carriere hanno degli alti e bassi, dovevo trovare dei valori oltre al lavoro, di affondare radici, avere amicizie, nuove relazioni, forse anche un modo di dare alla vita oltre che prendere”.