Jennie GarthIan ZieringBrian Austin Green e Gabrielle Carteris si sono riuniti il 14 settembre sul palco del 90s Con Florida dando vita ad una nuova reunion di Beverly Hills, 90210. Dopo aver reso omaggio alla scomparsa di Shannen Doherty, gli attori hanno detto la loro sullo spin-off della serie, 90210, uscito nel 2008 e andato in onda fino al 2013.

Jennie Garth (Kelly) fu una delle più coinvolte nello spin-off (insieme a lei tornarono Shannen Doherty, Tori Spelling e Joe E. Tata), ma l’attrice ha confessato di essersene pentita.

Vorrei non averlo fatto. Senza offesa, ha detto l’interprete di Kelly. “Il produttore era un amico di un amico. Ricordo che venne a casa mia parlandomene come se fosse l’occasione della vita. Mi chiese di farlo e non sapevo come dire di no allora. Comunque le persone sono state tutte molto gentili”.

Brian Austin Green ha affermato che gli “piaceva” il concept dello show, mentre Gabrielle Carteris ha ribadito che non lo avrebbe mai fatto:  “Non ho mai voluto farlo. Ero scioccata che stessero facendo una nuova serie. Pensavo: “lo desiderano così tanto che cercheranno di reinventarlo ancora e ancora?”

Green ha risposto: “Nessuna offesa, per me è stato un successo, abbiamo fatto 10 anni di quello show e ora è tutto a posto”.

Il cast originale si è invece riunito qualche anno fa per un altro revival, BH90210, uscito nel 2019, di cui tutti sono stati contenti.

“Mi è sembrato di chiudere il cerchio, stare insieme da adulti, avere avuto i nostri figli, poter lavorare insieme”, ha commentato l’interprete di Andrea. “Ho pensato che fosse probabilmente uno dei momenti più significativi della mia vita”.

Durante il loro panel del Con degli anni ’90, il quartetto ha ricordato con affetto la serie originale, andata in onda per 10 stagioni dal 1990 al 2000. Green attribuisce il successo di Beverly Hills, 90210 alla “mancanza di Internet” all’epoca.

“Gli anni ’90 erano un’epoca diversa: non c’era modo di verificare i fatti, nessuno andava in giro a filmare tutto”, ha spiegato l’attore. “Stavamo portando un pezzo di mondo che era famoso e che nessuno aveva mai visto. Poiché non c’era accesso ad Internet, la gente ha davvero apprezzato quello che facevamo. Onestamente, non credo che farlo oggi avrebbe lo stesso impatto di allora”.