Jennifer Lopez ha sorpreso tutti in passerella alla Milano Fashion Week con un’entrata inaspettata e trionfale.
Appena terminata la sfilata di una collezione, si sono spente le luci in sala e si è sentita Donatella Versace chiedere all’assistente vocale: “Google, puoi cercare ‘Versace Jungle Dress’?”. Subito sui muri vengono proiettate diverse immagini di abiti della stilista che però, non contenta incalza: “Google, adesso mi fai vedere il vero Versace Jungle Dress?“. Da lì, la crescente curiosità dei presenti con conseguente esaltazione: uno schiocco di dita, i bassi che risuonano nelle casse e l’ingresso in passerella di Jennifer Lopez con una versione 2.0 dell’iconico jungle dress che indossò nel 2000 alla cerimonia dei Grammy Awards e rimasto nella memoria di tutti per la scollatura sotto l’ombelico. Diciannove anni dopo, Jennifer ha cavalcato la passerella come se ne avesse ancora 30.
Visualizza questo post su Instagram
Fu uno degli abiti più “iconici” della storia della moda e della cultura pop, con un curioso aneddoto: il “jungle dress” fu il motivo per cui nacque Google Immagini.
All’epoca Google era nato da due anni, dal 1998, e la funzione Google Immagini, che permette di cercare le immagini anziché il testo, non esisteva ancora. Come ha raccontato l’ex amministratore delegato di Google Eric Schmidt, Google Immagini fu inventato proprio grazie a quel vestito: furono così tante le persone a cercarlo su Google, che quella «divenne la ricerca più popolare che avessimo mai visto. Non avevamo un modo per dare agli utenti esattamente quello che volevano, cioè un’immagine di JLo che lo indossava. E fu così che nacque Google Immagini». Il nuovo servizio di ricerca venne lanciato nel luglio del 2001.
Commenti recenti